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"Ci vuole orecchio", Elio canta e recita Jannacci a Palermo

Il tributo al grande cantautore italiano, nel decimo anniversario della sua scomparsa, arriva in Sicilia

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venerdì 17 febbraio 2023

"'Ci vuole orecchio' non è un omaggio, ma una ricostruzione di quel suo mondo di nonsense, comico e struggente (…) È un viaggio dentro le epoche di Jannacci, perché non è stato sempre uguale. C'è un Jannacci comico e quello che ti spezza il cuore , risate e drammi. Come è la vita: imperfetta. E nessuno meglio di chi abita nel nostro paese lo sa" - Note allo spettacolo di Stefano "Elio" Belisari 

"Ci vuole orecchio" il tour di Elio che recita e canta Jannacci fa tappa in Sicilia con tre date: seconda data il 17 febbraio alle ore 21,30 al Teatro Golden di Palermo (Via Terrasanta, 60).

Biglietti in vendita sul circuito tickettando, sia online che nei punti vendita - CLICCA QUI - e su www.cineteatrogolden.it e presso il botteghino del teatro.

Lo spettacolo, diretto da Giorgio Gallione, rappresenta un tributo a Enzo Jannacci, nel decimo anniversario della sua scomparsa. Il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.

Jannacci è anche l'artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell'assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. "Roba minima", diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.
Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e "ricantato" da Elio.

Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un'insolita e bizzarra carovana sonora: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di "schizzo" Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.

Uno spettacolo giocoso e profondo perché "chi non ride non è una persona seria".

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