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"E la nave va" spettacolo di Diogo Liberano

Produzione nata dalla collaborazione tra artisti, drammaturghi, registi italiani, argentini e brasiliani

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Quando
domenica 20 ottobre 2019

Un’anteprima di Stagione nel segno dello scambio culturale. Domenica 20 ottobre alle 18.00, al Piccolo Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale di Catania, va in scena "E la nave va" di Diogo Liberano, nata nell’ambito di BeyondtheSUD (BetSUD), la rete di organismi teatrali di cui il Teatro della Città è capofila.

Si tratta di una produzione originale, nata dalla collaborazione tra artisti, drammaturghi, registi italiani, argentini e brasiliani under35 selezionati per il progetto BetSud.  Le due pièce, dopo il debutto del 4 ottobre a Napoli, e le messinscena a Lecce, Buenos Aires, chiuderanno a Catania un anno di collaborazione e progettualità, di cui l’ente catanese è stato il coordinatore e che ha visto la rete lavorare per creare nuovi modelli di gestione e produzione delle imprese culturali italiane in ambito internazionale e per favorire lo sviluppo di carriere di giovani artisti e operatori under35 in un contesto internazionale.

Domenica 20 Ottobre alle ore 18.00 è la volta de "E la nave va" drammaturgia di Diogo Liberano, traduzione italiana di Letizia Russo, regia di Carmelo Alù, produzione esecutiva Jonathan Bertolai (con Francesca Farcomeni, Domenico Macrì e Marco Quaglia). 
Frammenti di un racconto dell’inizio e dello sviluppo di una storia d’amore tra un uomo di circa trent’anni e uno di quarantatré. Una storia raccontata dal punto di vista di una macchina, con uno spazio interno per sole due persone. Mentre il più giovane teme il futuro, per paura di essere visto lontano dall’uomo che ama, l’uomo più anziano fugge dal suo passato segnato da traumi recenti. La relazione tra i due protagonisti si dipana attraverso un dialogo a tre voci, dove, oltre ai due uomini, è presente una macchina, affettuosamente chiamata la Nave. La drammaturgia di Liberano gioca con la presenza del personaggio de la Nave per raccontarci una semplice storia d’amore. Qui l’amore omosessuale non è motivo di denuncia d’intolleranza o violenza, non è un amore nascosto, non è un amore da affermare e difendere. È un amore che nutre, un amore che mette radici e che mostra semplici esseri umani.

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