"La guardiana delle rovine", Miriam Palma al Tempio di Segesta
Penultimo appuntamento per il "Festival Ierofanie - L'anima della Sicilia, i luoghi del Sacro"
Quando
sabato 20 agosto 2022Penultimo appuntamento per il "Festival Ierofanie - L'anima della Sicilia, i luoghi del Sacro" che si svolge al Parco Archeologico di Segesta, diretto da Luigi Biondo, all'interno del Segesta Teatro Festival.
Sabato 20 agosto, alle ore 22.00, Miriam Palma presenta in prima nazionale, al Tempio, il concerto-spettacolo "La guardiana delle rovine" accompagnata dall'Ensemble Suite Siciliana con cui si esibisce da oltre un decennio in Italia e Europa.
"Questo lavoro di teatro musicale - scrive la stessa Palma, voce cantante e recitante, tra le note di regia - nasce dalla necessità di salvaguardare pezzi di sacro, momenti rituali di connessione con il divino che abitano in noi e nel creato. Oggi dove tutto è frammentato, destrutturato, si sente ancora di più l'esigenza di fortificare questo sacro contatto. Sembra che la scienza si voglia sostituire a Dio, senza riuscirci. Il mondo mediterraneo ha dato vita fin dall'origine a una feconda letteratura popolata di miti, canti, racconti, pensieri, che celebrano la possibilità di connettersi con la nostra parte più nascosta e con quelle leggi ferree che regolano il creato in tutta la sua complessità: mondo animale, vegetale, visibile e invisibile. La guardiana delle rovine, anima sensibile e visionaria, nel senso che vede oltre, recupera, raccoglie, custodisce e cura questi pezzi di sacro attingendo dalla letteratura tragica classica, come Antigone e l'Odissea. Anche i canti scelti attingono alla tradizione antica mediterranea e vogliono sottolineare maggiormente la sacralità dell'arte e il potere taumaturgico di essa. Come un'archeologa, la guardiana delle rovine crea un'opera unica, tesse i pezzi come fili di un tappeto. L'opera che ne viene fuori come un mosaico ha carattere evocativo e di connessione con quelli che noi chiamiamo archetipi e modi eterni, perché ci riportano e ci avvicinano a quelle che sono e saranno sempre le domande primarie dell'essere umano e il senso della nostra esistenza".
In scena Gabriele Giannotta (chitarra classica), Miche Ciringione (contrabbasso), Antonino Giannotta (mandolino), Raffaele Pullara (mandolino).
Biglietti disponibili al botteghino del Parco Archeologico di Segesta oppure online sul sito di CoopCulture o su VivaTicket.com