"Ordo Naturalis, Ordo Artificialis", a cura di Beatrice Merz e Agata Polizzi
L'opera d’arte intesa come oggetto di trasformazione e inversione delle regole
Quando
da martedì 24 maggio a domenica 11 settembre 2022La Fondazione Merz presenta il secondo capitolo del progetto espositivo di avvio di ZACentrale negli spazi dello ZAC – Zisa Arti Contemporanee a Palermo. Fino all'11 settembre la mostra collettiva "Ordo naturalis, ordo artificialis", a cura di Beatrice Merz e Agata Polizzi, riprende la riflessione avviata a ottobre 2021 e l'arricchisce di nuovi spunti e dialoghi creativi.
Basim Magdy, "A Desperate Epiphany Led Us to the Elusive Phantom of Tangled Truths" (2020). Courtesy König Galerie - ph. Roman Marz
Il titolo della mostra, "Ordo Naturalis, Ordo Artificialis", rievoca la contrapposizione tra cultura e spontaneità proposta da Roland Barthes e definisce un progetto espositivo caratterizzato da una forte sperimentazione, dove l'opera d'arte è intesa come oggetto di trasformazione e inversione delle regole. I lavori che compongono il percorso espositivo restituiscono riflessioni sul presente, sulla società e sul paesaggio, lavorando sull'idea di opera d'arte e innescando dialoghi tra diverse forme espressive.
Giorgia Lupi_ITEM. "Is Fashion Modern?" (2017)
Se la mostra "L'altro, lo stesso" costruiva una composizione collettiva dove la natura era protagonista, gli artisti presentati in ordo naturalis, ordo artificialis moltiplicano i linguaggi, generando un sistema interconnesso e plurale. Alle arti visive si affiancano le analisi informatiche, il design, l'attivismo per il clima e per i diritti umani, la filosofia e il cinema, rendendo l'esposizione un vero e proprio laboratorio di sperimentazione e scambio.
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige "Remember the Light" (2016)
La mostra "Ordo Naturalis, Ordo Artificialis" riparte dall'opera "Two or three things I know about monsters" (2016-2019) di Alfredo Jaar, il cui profetico monito rimane allestito sulla facciata del padiglione ZAC invitando il visitatore a coltivare le nobili qualità umane della solidarietà e della compassione. Al centro del progetto si ritrovano alcuni dei disegni e delle sculture di Marisa Merz e i due tavoli di Mario Merz, connettivi logici dei lavori presentati che innescano nuove forme di dialogo tra i lavori esposti.
IL TERZO REICH, Remo Castellucci - ph. Lorenza Daverio
Il percorso espositivo prosegue con le opere di: Andreco, Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani (aterraterra), Michele Guido, Joana Hadjithomas & Khalil Joreige, Icy and Sot, Giorgia Lupi e Ehren Shorday, Basim Magdy. Completa la narrazione la video-installazione "Il Terzo Reich" di Romeo Castellucci, che sarà visibile venerdì 8 aprile, durante la serata inaugurale, e i giorni 20 aprile, 25 maggio e 22 giugno alle ore 21.30. Ciascun contributo offre una chiave di lettura sul presente, giocando nella linea di confine tra realtà e illusione e costruendo un sistema di interpretazione che fa della combinazione artificiale di elementi naturali la propria forza.
La mostra è parte del progetto ZACentrale, una fucina di energie e sperimentazioni. Esplorando la tematica dell'ambiente e promuovendo in ogni ambito pratiche responsabili e sostenibili, il programma si estende oltre i confini di ZAC, includendo percorsi e appuntamenti che rinnovano il profondo legame che da lungo tempo unisce Fondazione Merz alla Sicilia.