Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Fautographie, presentazione del libro fotografico di Michele Di Donato

La Sicilia e i suoi borghi raccontata attraverso la cultura della nostra terra

fautographie-presentazione-del-libro-fotografico-di-michele-di-donato
Quando
giovedì 16 maggio 2019

Giovedì 16 Maggio alle 17.30, al Bistrò del Teatro Massimo di Palermo,  Michele Di Donato presenta “Fautographie”, volume fotografico curato da Fabiola Di Maggio,

Il mondo dei sogni, quell’universo parallelo alla realtà del quale tutti abbiamo esperienza, proposto all’occhio dell’osservatore attraverso l’obiettivo del fotografo. Ma anche quella leggerezza che appartiene ai bambini e che noi adulti abbiamo dimenticato, cancellando dalla nostra memoria il fatto che siamo stati anche noi “piccoli”. E ancora la Sicilia e i suoi borghi raccontata attraverso la cultura della nostra terra, ormai simbolo di un’epoca pronta ad appartenere alle forme del ricordo.

In tutto 112 scatti, che Di Donato ha realizzato nell’arco di 6 anni in Europa, individuando quel senso di atemporalità e straniamento anche in luoghi che stanno perdendo o hanno già dimenticato la loro identità, territori di passaggio di cui nessuno si cura, vuote campiture fatte di lampioni, panchine e piazzali nei quali l’umano che diviene esso stesso sagoma, è solo in transito.

Punto di forza di questo libro, però, è l’ultimo lavoro in ordine di tempo che l’autore ha chiamato REM–Rapid Eye Movement, ossia quel rapido movimento che gli occhi compiono durante la fase del sonno, nella quale i sogni invadono la mente. In queste immagini i contorni del reale si sfumano, si apre un canale, tutto onirico, che ci indirizza alle profondità di un mare inconscio dove è solo silenzio, dove si abbattono le barriere della razionalità.

Una fotografia, la sua, che traduce visivamente il transito continuo, assumendo le medesime caratteristiche estetiche. Per questa ragione siamo davanti a bianconeri particolarmente contrastati, “come se si stesse per entrare in quell’imbuto che è la mente umana”. La realtà che racconta questo raffinato fotografo di origini pugliesi, ma siciliano d’adozione, è anche quella di cui fa parte “l’utopia del vivere in un posto che non esiste”. Difficile, “azzardato” come dice lui stesso, rappresentare un desiderio che alla fine appartiene un po’ a tutti. Per riuscirci ha scelto di fotografare il movimento, “il cammino di soggetti indistinguibili verso un dove, un altrove magari impreciso e sconosciuto”.

Numerose le riflessioni visive che Di Donato ci propone su temi ricorrenti nella sua poetica visiva: le immagini che si susseguono nelle pagine del libro, infatti, sono quelle dei progetti più significativi realizzati fra il 2010 e il 2016 quali, oltre a REM: Non luoghi, I Siciliani, Child, Life in nowhere land, Nightlife e Theatre. La struttura del discorso, sia pure nelle sue molteplici interlocuzioni, resta unica: siamo di fronte a una vera e propria opera antologica, sia pure di un autore anagraficamente giovane, ma fotograficamente completo e maturo.

La vita notturna che troviamo in Fautographie è rappresentazione metafisica da una parte, attratta dall’altra, dove “la luce diviene efficacemente doppio tratto distintivo: quello della fotografia e quello della notte”. Nei “non luoghi”, invece, scopriamo le visioni metafisiche in cui l’aspetto enigmatico dell’immagine e dei suoi soggetti si presenta come uno specchio nel quale l’osservatore può riflettersi e spesso riconoscerci. Anche il teatro ha per l’artista grande importanza, infatti le sue fotografie sceniche sono figure in posa attoriale, in quanto “il modo più legittimo, in termini iconografici, per validare la sua soggettiva inclinazione foto scenica e cinematografica”.

Un mondo interiore, quello di Michele Di Donato, veramente ricco e sfaccettato, che lui stesso ci regala con grande generosità attraverso le sue foto. Nel suo caso, poi, la comunicabilità delle sue fotografie, anche quando queste sembrano non avere nulla a che fare con il reale perché rappresentano i frame dei suoi film interiori, è legata a un riscontro fattivo, a un sentimento di familiarità che, nonostante una certa perturbabilità iniziale, conquista l’osservatore che la recepisce e “la condivide”.

Di Donato, poi, ama definirsi un fautographo, un fotografo dell’errore. La presentazione di Giovedì 16 Maggio sarà introdotta dalla giornalista Gilda Sciortino. Insieme all’autore, interverranno: Fabiola Di Maggio, curatrice del volume, ma anche e soprattutto Dottore di Ricerca in Studi Culturali e Visuali dell’Università degli Studi di Palermo, Laura Barreca, direttore del Museo Civico di Castelbuono e docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Carrara e Palermo; il giornalista e scrittore, Davide Camarrone. Ingresso libero.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia