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Gorgoni Art U.S.A., di Gianfranco Gorgoni

Un'approfondita retrospettiva dedicata a uno dei più noti fotografi italiani a livello internazionale

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Quando
da lunedì 01 marzo a lunedì 31 maggio 2021
  • Gorgoni Art U.S.A., di Gianfranco Gorgoni
  • Presso Photology (Via Carducci, 12 - Noto - Sr)
  • Dall'1 Marzo al 31 Maggio
In occasione dell’80esimo anniversario della nascita di Gianfranco Gorgoni, scomparso prematuramente nel settembre del 2019, la galleria Photology presenta “Gorgoni Art U.S.A”, un'approfondita retrospettiva dedicata a uno dei più noti fotografi italiani a livello internazionale, che nel corso dell’anno sarà anche celebrato dal Nevada Museum of Art con un focus sulle sue opere legate alla Land Art 
 
“Gorgoni Art U.S.A” – fruibile in modalità virtuale dal 1° marzo al 31 maggio 2021 su Photology Online Gallery vuole essere un doveroso omaggio a uno straordinario autore che ha attraversato e fotografato buona parte dell’arte del secondo Novecento, e che proprio grazie a Photology aveva esposto il progetto “Land Art in America” durante l’edizione 2019/2020 di “Photology AIR”, il primo parco per l’arte contemporanea fotografica in Sicilia, aperto nel 2018 a Noto all’interno di Tenuta Busulmone.

Note Biografiche - ​Nato a Roma nel 1941 da una famiglia di origine abruzzese, nel 1986, all’età di ventisette anni, Gorgoni si trasferisce negli Stati Uniti, New York, e da qui inizia il suo “corpo a corpo” col mondo della fotografia e dell’arte, con particolare attenzione alle nuove dinamiche sociali americane legate al mondo dei giovani e dell’arte. Autore di immagini memorabili, la sua attività di foto-giornalista internazionale lo porta a lavorare nelle aree più a rischio del mondo. Collabora con diversi magazines internazionali, quali L’Espresso, il New York Times, Life, Newsweek, che ne hanno riconosciuto l’unicità delle sue fotografie, capaci di immortalare le figure più rappresentative del secolo scorso, dal presidente Carter a Papa Woytila.

Nel 1969 attraversa l’America coast-to-coast a bordo di una vecchia Pontiac acquistata per 99 dollari e realizza un reportage sulle comuni hippies. Sulla via del ritorno decide di fermarsi a Woodstock in occasione del concerto rock più famoso della storia.
Importantissimo l’incontro con il gallerista newyorkese Leo Castelli, che gli permette di conoscere e lavorare con gli artisti americani più importanti del XX secolo, come Andy Warhol, Richard Serra, Keith Haring, Robert Rauschenberg, James Rosenquist. 

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