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I pupazzi di Mastressa. Falsi storici nelle collezioni del Salinas

Un gruppo di cento sculture, dimenticate per circa 150 anni e recuperate di recente nei magazzini del Museo Salinas

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Quando
da martedì 31 luglio a domenica 16 settembre 2018
  • Titolo: I pupazzi di Mastressa. Falsi storici nelle collezioni del Salinas
  • Dove: Museo Archeologico A. Salinas
  • Indirizzo: Piazza Olivella 24 (90133)
  • Quando - dal 31 luglio al 16 settembre 2018
  • Curatori: Helga Marsala
  • Info: Tel. +39 0916116805/6/7/8 - Fax +39 0916110740
  • Orario: da martedì a sabato ore 9.30-17, domenica e festivi alle ore 9.30-13, lunedì riposo settimanale. Ingresso Libero.

Un gruppo di cento sculture, dimenticate per circa 150 anni e recuperate di recente nei magazzini del Museo Salinas, viene ripresentato con una mostra che ne rispolvera la storia. Sono animali fantastici e bizzarre figure umane, malamente realizzati a imitazione dell’antico.
Lo storico Theodor Mommsen li aveva definiti spregiativamente “pupazzi di Mastressa”, dalla località del presunto rinvenimento, presso Taormina.
Li scovò a metà Ottocento un contadino di nome Gaetano Moschella, il quale riuscì a venderli a importanti istituzioni culturali – dal British Museum di Londra all’Istituto Germanico di Roma - spacciandoli per autentici. A cascarci fu anche il Salinas di Palermo. La vicenda ha dei toni surreali: come poté la comunità scientifica del tempo abboccare a una simile, rozzissima trappola? Tra sospetti, inchieste, sequestri, la truffa venne poi smascherata e il corpus di falsi scomparve fra i sotterranei del museo.

Il sospetto è un ciclo di appuntamenti pensato per strutturarsi tra l’estate del 2018 e la primavera del 2019, attraverso combinazioni di talk, tavole rotonde, interventi di artisti, mostre personali. Il progetto nasce da un’intuizione di Sergio Alessandro, Dirigente Generale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, attento osservatore dell’attualità culturale e dei processi sociali legati alle nuove tecnologie, e di Helga Marsala – critica, curatrice e giornalista, impegnata nel campo delle arti contemporanee, della politica e della comunicazione - che ne cura le diverse tappe.
 
Prodotto dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, IL SOSPETTO prende vita tra diversi spazi culturali e sedi museali di Palermo, assumendo una forma cangiante e nomade: luoghi, volti, voci, esperienze, immaginari, sfumature di senso e prospettive andranno a intrecciarsi secondo diverse formule, per generare un’analisi corale di questa fase storica complessa, dominata da conflitti, regressioni, accelerazioni. Al centro ci sono il concetto di post-verità, le fake news e i persuasori occulti, i big data e il controllo informatico, l’informazione distorta e la comunicazione virale, i neo populismi e la crisi della democrazia nel cuore della società liquida.

Mese dopo mese si alterneranno, in un’ottica internazionale, artisti, sociologi, massmediologi, studiosi di new media e reti digitali, giornalisti, filosofi, politici, debunker, nel tentativo di volgere uno sguardo eterogeneo sull’attualità, continuando a sollevare questioni chiave, a cercare nuovi punti d’osservazione, a ripercorrere i contorni frastagliati e incerti di un’era che ripensa, profondamente, il rapporto tra verità e finzione, artificio e realtà. Al termine del ciclo vedrà la luce un volume, in cui saranno raccolti saggi dei vari intellettuali coinvolti, insieme alle immagini e le storie che ogni artista avrà messo a disposizione.

 

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