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Immagine Logica dei Fatti, di Raffaele Quida

Un dialogo con l'affresco tardo-barocco di Gaspare Serenario che ne decora la volta

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Quando
da giovedì 04 aprile a venerdì 26 aprile 2019

Il Salone delle Feste di Palazzo Mazzarino a Palermo (Via Maqueda, 383), ospita la personale di Raffaele Quida "Immagine Logica dei Fatti", che sarà aperta al pubblico fino al 26 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00. Ingresso gratuito.

La personale di Raffaele Quida, curata da Daniela Bigi e organizzata da Lo Studio Legali, è un dialogo concettuale con l’affresco Nozze dei Re dei Numi, realizzato tra il 1743 e il 1745 da Gaspare Serenario (Palermo, 1707-1759) e che si trova proprio sul tetto del salone delle Feste di Palazzo Mazzarino, riportato allo splendore originale da un restauro promosso dagli attuali proprietari, la famiglia Berlingieri.

Si tratta di un gioco di specchi in cui l’immagine riflessa dell’affresco arriva allo spettatore da vari punti di vista. Una serie di lastre riflettenti, realizzate con antichi specchi al mercurio, sarà disposta in modo da riflettere sul pavimento l’immagine della volta. Lo spettatore si troverà di fronte a un corto circuito della propria percezione spaziale, alterata ulteriormente dall’innesto di alcuni dettagli che riprendono i particolari delle raffigurazioni dell’affresco e che intervengono sulla linearità della superficie, spezzandola e movimentandola. Questi dettagli sono realizzati in gesso allo scopo di mantenere chiaro il riferimento con la tecnica di decorazione della volta.

Il lavoro di Quida è una ricerca che, fin dai primi cicli di opere realizzati agli inizi degli anni Zero, indaga il rapporto dell’individuo con lo spazio e la sua azione misurata dal parametro temporale. In questa installazione lo spettatore subirà una sorta di straniamento che, spostando i punti di vista abituali, lo condurrà alla scoperta di dettagli nuovi, visioni inattese che si rivelano appunto grazie dall’intervento dell’artista.

Secondo Raffaele Quida, infatti, questo è il compito concettuale che spetta all’artista: rivelare, attraverso una serie di pratiche estetiche, i volti meno noti del reale, e al contempo suggerire allo spettatore quegli spunti di riflessione che lo invitino a considerare gli aspetti essenziali della presenza dell’individuo nella realtà. Lo spazio e il tempo sono i parametri da cui scaturisce l’azione dell’uomo nel mondo, di cui l’artista si fa metafora.

 

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