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"Genti di Sicilia". La Sicilia della seconda metà dell'800 nell'Arte dei maestri Bongiovanni e Vaccaro

Dal 15 Maggio al 30 Giugno al Teatro Donnafugata di Ragusa

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Quando
da sabato 15 maggio a mercoledì 30 giugno 2021

A maggio riprenderanno le attività espositive del Teatro Donnafugata, con una mostra di opere originali e mai esposte prima. In uno dei più prestigiosi palazzi nobiliari dell’incantevole Ragusa Ibla, Palazzo Arezzo Donnafugata, da quasi due secoli trovano dimora particolari statuine in terracotta dipinta. Sono state realizzate da Giacomo Vaccaro e dal nipote Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, celebri “figurinai” di Caltagirone che hanno operato nella seconda metà dell’Ottocento. Le loro sculture raccontano quella Sicilia che ritroviamo nei libri di Verga e Capuana, attraverso scene della quotidianità del tempo. 

Tenute finora lontane dallo sguardo estraneo, dal 15 maggio al 30 giugno saranno le protagoniste della mostra “Genti di Sicilia. Opere dalla Bottega Bongiovanni Vaccaro a Palazzo Arezzo Donnafugata”, allestita al Teatro Donnafugata di Ibla. Promossa dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e organizzata dall’Associazione Donnafugata 2000, l’esposizione è curata dallo storico dell’arte e saggista Costantino D’Orazio. 

Quando l’incertezza del futuro si fa più pressante come in questo periodo, il passato si riappropria del suo ruolo di radice solida a cui aggrapparsi e diventa stimolo all’azione. “Genti di Sicilia”, nata durante il lockdown dell’Autunno 2020, prende linfa da questo impulso al fare attraverso la riscoperta del proprio trascorso: parla di Sicilia, di quotidianità lontana che si fa rassicurante, quasi catartica in questo presente.

È un omaggio all’arte dei mastri Bongiovanni Vaccaro, ma è di più: è tributo alla Sicilia che è stata e che sarà. Il progetto prevede la creazione di un “circuito sulle tracce dei Bongiovanni-Vaccaro” che vede Ragusa come prima tappa per poi coinvolgere altre città della Sicilia Sud-orientale, attraverso collaborazioni virtuose tra istituzioni pubbliche e private.

Storia e tradizione familiare, dunque: un binomio che sarà rappresentato dalle opere nella loro fisicità e dal catalogo della mostra, edito da Silvana Editoriale, che con dovizia di particolari ricostruirà la creazione dal punto di vista storico-artistico, antropologico e tecnico di queste meravigliose opere.

Oltre al testo del curatore D’Orazio, il catalogo della mostra presenta i contributi dell’Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della Regione Sicilia Alberto Samonà, di Vicky DiQuattro, direttrice artistica del Teatro Donnafugata insieme a Costanza DiQuattro, autrice del libro Donnafugata (La Nave di Teseo), della storica dell’arte Valentina Bruschi, del giurista Giacomo Pace Gravina, dell’architetto Nunzio Gabriele Sciveres e del ceramista e professore Antonio Navanzino. Il progetto del percorso della mostra è dell’architetti Nunzio Sciveres e Federico Guarini. Le foto in catalogo sono di Giuseppe Bornò

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