La Sinfonia del Destino
Commedia brillante in due atti di e con Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso
Quando
da sabato 27 ottobre a domenica 28 ottobre 2018- Quando - Sabato 27 Ottobre alle ore 21.00 - Domenica 28 Ottobre alle ore 18.00
- Dove - Teatro Ideal Ragusa
- Prevendita: Beddamatri (Via M. Coffa, 12 - Ragusa Tel. 0932 228745)
- Ingresso € 10 (Ridotto € 5)
- Info - Cell. 339 3234452 - 338 4920769
- Link: https://www.facebook.com/events/291484215005563/
- Sito web: www.compagniagodot.it
- info@compagniagodot.it
Presso il Teatro Ideal di Ragusa va in scena 'La Sinfonia del Destino', commedia brillante in due atti di e con Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso. In occasione della presentazione del Cartellone 2018/2019 della 14^ edizione di Palchi Diversi e del 20° anno dal Debutto dello spettacolo, la Compagnia G.o.D.o.T. ritorna in anteprima con il suo più grande cavallo di battaglia.
Il testo è frutto di un libero riadattamento e della fusione di un atto unico e di una commedia di Aldo Nicolaj: "Il belvedere" e "Non era la quinta era la nona" (quest’ultimo il suo testo più rappresentato). Lo spettacolo, grazie al ritmo incalzante e ai dialoghi scoppiettanti, ha sempre ottenuto un grande successo di pubblico, oltre che a Ragusa, in tanti teatri italiani: a Noto, a Catania, a Marsala, a Siracusa, a Palermo, a Padova e a Roma al Teatro Cometa Off. Inoltre, è stato replicato anche all’estero: al Basel Teather di Basilea per la Settimana Internazionale della Lingua Italiana e all’Hystorical Cities Festival di Malta curato dall’Istituto di Cultura Italiana. Attento ritrattista della figura femminile Nicolaj dipinge, con la sua tipica ironia, donne che sono specie di forze della natura, nei confronti delle quali l’uomo soccombe sovente.
È in questa realtà che si strutturano i rapporti di coppia, l’incomprensione e l’egoismo piccolo borghese, motore di un circuito a doppio senso che porta alla distruzione delle normali regole di convivenza e alla costruzione di stimolanti e perverse alleanze, la cui inutile e ridicola violenza ci riporta al perenne incontro-scontro tra uomo e donna. La scelta di queste due opere nasce proprio dalla curiosità di scoprire, se pur nella finzione, fino a che punto si può spingere questo scontro. L’unione dei due personaggi femminili in uno (Eva, questo il nome emblematico), fa sì che le caratteristiche peggiori di quello che per antonomasia è il sesso "debole" si accentuino, scatenando una serie di paradossi e di colpi di scena, in un ritmo frenetico che porta ad un finale… inaspettato.