Max Casacci allo Zō Culture di Catania
"Earthphonia" + "Urban Groovescapes" per un viaggio visionario tra natura e città
Quando
venerdì 09 dicembre 2022Venerdì 9 dicembre, dalle ore 21:00, allo Zō Centro Culture Contemporanee di Catania si avrà la possibilità di vivere un viaggio sonoro tra natura e città con Max Casacci, chitarrista e fondatore dei Subsonica.
"Earthphonia" è un racconto visionario, un viaggio che interpreta la natura estraendo da essa melodie e ritmo. Si parte dall'aria, dagli uccelli e dalla biodiversità del Delta del Po - "Delta" - scivolando sull'acqua del torrente Cervo di Biella e sulla roccia di un'antica scogliera dell'isola di Gozo - "Watermemories" e "Ta'cenc" - sfociando nell'oceano - "Oceanbreath" - ascoltando sotto terra il suono delle radici di una foresta - "Roots Wide Web" - tuffandosi nei vulcani delle isole Eolie - "Strombolian Activity" - spiando le api nell'oscurità dell'alveare - "The Queen" - e, infine, planando sulle montagne - "Terre Alte".
Rumori e ambienti sonori vengono rielaborati in melodie, armonie, ritmi e orchestrazioni. È ambient music nel senso letterale del termine perché tutto ciò che suona è direttamente ricavato dalle registrazioni della natura senza alcun utilizzo di strumenti musicali. È "conceptronica" nell'utilizzo della tecnologia al servizio di un'azione. La parola scritta del libro si integra con il suono per definire un immaginario che possa andare oltre l'esperienza quotidiana.
Non è il compositore a imporre la partitura, sono le note a sgorgare direttamente dagli ambienti naturali che guidano il processo creativo e indicano la strada da seguire. In "Earthphonia" il rapporto uomo-musica si ribalta e quello uomo-natura si avventura nella ricerca di un nuovo equilibrio.
"Urban Groovescapes" è musica senza strumenti musicali che gioca a svelare il groove nascosto della città, attraverso la ricerca e la manipolazione delle sue fonti sonore.
È un'immersione nei segnali emanati da luoghi, persone, oggetti, attività, tecnologie, relazioni, desideri, conflitti, che riaffiora sotto forma di inedita scrittura musicale.
L'urban Groovescape di cui siamo inconsapevoli protagonisti.
Il suono e il ritmo delle città.
La città si trasforma per gioco e per provocazione in uno spazio luminoso per la danza, sfuggendo per qualche minuto dall'imperativo della sbiadita estetica del degrado, con cui la musica flirta per abitudine. "le città incominciano a cambiare solo quando incominciamo ad immaginarle diverse".
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