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Rinascita - di Angela Carrubba Pintaudi

Gibellina

Quando
da sabato 10 ottobre a sabato 31 ottobre 2009

PRESSO LA FONDAZIONE ORESTIADI - BAGLIO DI STEFANO A GIBELLINA RINASCITA DI ANGELA CARRUBBA PINTALDI.
Quello che viene presentato, nel suggestivo relitto architettonico del Palazzo Di Lorenzo, riportato a vita silente, dopo il tonante tremore della morte, per terremoto, è l’avvenimento della Rinascita di Angela Carrubba Pintaldi che allestisce una summa del suo lavoro inteso come raccolta di energie. Orario: ore 9.00/13.00 - 15.00/18.00 - chiuso il lunedì. Inaugurazione: 10 ottobre 2009. ore 17.00. Curatori: Francesco Gallo. RINASCITA: Atelier di Angela Carrubba Pintaldi.

INAUGURAZIONE: sabato 10 ottobre 2009, ore 17.00
ORARIO:
da domenica 11 ottobre a sabato 31 ottobre 2009 dalle 9.00/13.00 _ dalle 15.00/18.00 lunedì chiuso

ANGELA CARRUBBA PINTALDI -
è dalla terra di Sicilia che Angela Carrubba Pintaldi assume, per osmosi, la vulcanicità, le telluriche vibrazioni di un mondo, per lei, senza confini. Attraverso Ateh, in quel mito perduto della principessa Chazara, si delinea la sua natura. Le definizioni che l’accompagnano sono tante e, ognuna, porta con sé l’immagine carnale come esemplare di un valore sensoriale. Ma è il profilo umano che, avvicinandola all’emotività dei popoli che incontra sul suo cammino, trasforma, attraverso l’atto creativo, le regole metafisiche della preziosità in quel senso profondo della bellezza che passa molecolarmente in lei dalla storia miracolante del suo gioiello. 'Tutto è scritto ma le scelte dipendono dall’anima'. E l’energia creativa si fa espressione di un’interiorità che spazia rifiutando i confini preordinati, ponendo al centro la sua personalità, senza mediazioni, col preciso intento di comunicare nell’espressione massima il proprio messaggio artistico. 'Perché ho voluto essere l’interprete dei miei libri, dei miei gioielli? Perché indossandoli, oltre che creandoli, trasmetto la loro anima', dice Angela ripercorrendo così, attraverso l’ornamento del suo corpo,il linguaggio della dimensione del mondo. In questo composito universo vive il mito di Ateh, itinerario di codici, materie, essenze e abiti antichi dove tutto sembra vivere nella dimensione della principessa Ateh e dell’ enigma dei 7 volti. Immune da ogni differenza etnica, culturale, religiosa, calata in una silenziosa bellezza dettata da passionalità, drammaticità ed esuberanza, questa donna del Sud raggiunge la fama, fin dalle prime creazioni, con mete internazionali.

L’inizio nella 'Ville lumière', sofisticata galleria di Joyce a Parigi; poi sarà la volta di Bergdorf e Goodman, a New York, dove in seguito sarà pubblicata sui cataloghi di Sotheby’s e Christie’s. Da Milano a Parigi, e di qui a Londra e New York per ritornare, carica di un’espressività nuova, in Italia con le ultime mostre di pittura e scultura che in ordine di tempo così recitano: Chiesa S.Salvatore in Lauro a Roma; Chiesa di S.Paolo Converso, Teatro Armani e SuperStudioPiù presso My Own Gallery di Gisella Borioli a Milano; Palazzo Sambuca e Palazzo Ajutamicristo a Palermo. Sempre dalla Grande Mela, col catalogo delle aste di Christie’s del 10 dicembre 1997, partirà il lungo viaggio di Angela nell’impegno sociale internazionale, divenuto oggi un suo binomio indissolubile in cui l’atto umanitario è tutt’uno con lo sforzo conoscitivo della sua arte. Attraverso l’aiuto ai molti bambini affetti da Talassemia allora, o con la mostra al Teatro Armani a Milano che darà la possibilità a 60 bambini di essere curati e ritornare a vivere, ogni momento di apertura al grande pubblico del messaggio artistico di Angela si trasforma in un gesto di solidarietà che vuole essere il riconoscimento ultimo di un debito conoscitivo dovuto. E se da un lato Angela tende la mano alle minoranze etniche con cui si confronta nei suoi mille linguaggi artistici, dall’altro trova nei collezionisti internazionali la conferma e la forza di un percorso dal valore riconosciuto nel tempo. I suoi gioielli esattamente come le sue opere pittoriche e scultoree più recenti sono entrati a far parte delle collezioni private di personalità come Marie-Hèlenè de Rothschild, Victoria de Rothschild, Cristiana e Marie Brandolini, Katia e Marielle Labeque, Nicole Kidman, Salima Agha Khan, Catherine Deneuve, Daphne Guinnes, Diandra Duglas, la Contessa d'Ornarno, Isabella Rossellini, Olimpia de Rotschild, Chantal of Hannover, Lady Bamfort, Joyce Ma, Anselm Kiefer, Madonna, Aliai Forte, Axel Vervoordt, Christine, Hong.

Ritratta negli anni da importanti fotografi quali Sarah Moon, Brigitte Lacombe, Ferdinando Scianna, Fabrizio Ferri, Tyen, Leo Matiz, Heinz Schattner, Angela da sempre abbina la sua forza creativa alla necessità di comunicare anche attraverso la sua immagine nelle differenti interpretazioni i suoi reali stati d’animo, le sue verità, le sue forme più arcaiche e poetiche. Ha espletato negli anni, confermando così la figura complessa e poliedrica di un’artista che non si lascia, mai, rinchiudere nell’eremo di un’arte inaccessibile, consulenze creative per Giorgio Armani, Donna Karan, Oscar de la Renta, Chloe, Diego della Valle e Donatella Girombelli. Ma la sua dimensione rimarrà sempre a Jaipur, Istanbul, Fetz, laddove sensibilità e pensiero esprimono una filosofia creativa inusuale che Angela trasferisce nelle sue creazioni ieri come oggi senza soluzioni di continuità. Angela Carrubba Pintaldi sintetizza per noi il suo messaggio con queste semplici parole: 'L’etnia è la vera forma della creatività libera da ogni pensiero e da ogni schema. Gli odori, i colori, il cibo così come i gioielli di quei popoli, con la loro sensualità, sono a tutti gli effetti un inno alla vita; ed è quello che io provo, vivendo, in un’avventura alla ricerca della dimensione perduta del sogno. Da qui la forza del fascino di Ateh su di me, lei che viveva in una corte aperta all’arte, alle religioni, alle culture in tutte le sue forme, lei che amò le tribù del deserto: in quello spazio interiore cresce ed è cresciuta la mia creatività. Il gioiello etnico, in questa chiave, non è che un aggregato, creato in uno stato di pre-coscienza, e dominato dalla 'forza delle cose'.
Info
FONDAZIONE ORESTIADI - Baglio Di Stefano - Gibellina - Tp
Tel. 092 467844 - Fax 092 467855

Relazioni organizzative:
Maria Sofia Bazan - Elena Merra
Cell. 339 2842232

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