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Strutture e spazi di superficie - di Franco Giuli

Con un repertorio di circa trenta opere l’artista presenta a Palermo gli esiti maturi della sua incessante indagine

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Quando
da mercoledì 13 settembre a venerdì 10 novembre 2017

Il Polo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, ospiterà al Museo di Palazzo Belmonte Riso (Via Vittorio Emanuele 365 - Pa), la mostra dedicata all’opera del Maestro Franco Giuli intitolata 'Strutture e spazi di superficie', a cura di Bruno Corà.

Orari: martedì, mercoledì e domenica dalle ore 10.00 – 19.30, giovedì, venerdì, sabato dalle 10.00 – 23.30. Lunedì chiuso, eccetto i festivi
Biglietti: intero euro 6 – ridotto euro 3

Con un repertorio di circa trenta opere, appartenenti a due periodi significativi dell’attività di Giuli, peraltro in stretta relazione tra loro, l’artista residente a Fabriano e Roma, ormai sulla scena artistica sin dalla metà degli anni Sessanta, presenta a Palermo gli esiti maturi della sua incessante indagine della superficie di organismi pittorico-plastici a base di materiali come legno, cartone e carte policrome capaci di suscitare inedite spazialità. E’ indubbio, infatti, che le modalità operative con cui, Giuli giunge alla creazione delle sue opere – che pur insistendo a situarsi nella sfera pittorica, non possono più definirsi come quadri dipinti ma piuttosto quali vere forme pittorico-plastiche – rivelano una notevole capacità di sperimentazione e invenzione spaziale. Con una assidua azione di elaborazione di cartoni di diversa qualità e consistenza, ponendo in atto differenti trattamenti delle superfici, Giuli ha raggiunto una riconoscibile cifra immaginifica che è in perenne modificazione. 

'Il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea -dichiara la direttrice, Valeria Patrizia Li Vigni - ha condiviso il progetto del maestro Franco Giuli, perchè rappresenta un valore aggiunto per sviluppare ulteriormente un confronto con il territorio. Linguaggi diversi, che il Museo Riso propone nel suo programma culturale che traccia percorsi interessantiper testimoniare e proseguire un fervido dibattito internazionale, specie in questo momento sociale di grandi sconvolgimenti e di crisi. La nostra multiculturalità ci insegna a non temere il cambiamento e affrontare il confronto per meglio conoscere e tollerare. E’ dunque necessario mantenere aperte nuove porte per un futuro sostenibile, dove la diversità è intesa come arricchimento'.

In questa esperienza espositiva siciliana, Giuli – sulla cui opera hanno già espresso incisive riflessioni critiche Giulio Carlo Argan, Nello Ponente, Cesare Vivaldi, Filiberto Menna, Luciano Caramel, Giorgio Cortenova e numerosi altri studiosi – pone in evidenza una matrice costruttiva dello spazio pittorico e plastico che, pur in modi differenti, riaffiora con sorprendente vigore e attualità. 

Saranno esposti in mostra, sia i “Cartoni in rilievo” (1975-76), sia le “Angolature su carta” (1976), sia i “Cartoni + legni” (1977-79” e gli “Acrilici su juta” (1979-80), che la più recente produzione di vari rilievi e incastri su cartoni ondulati sorprendentemente fecondi di risultati efficaci e di intensa qualità plastica. 

Giuli si conferma così come uno dei Maestri di quella generazione esordita a metà degli anni Sessanta che, dopo Cagli, Mannucci, Uncini, con lo stesso Mattiacci, hanno costituito un polo artistico attivo nelle Marche con influenze su tutto il territorio nazionale. In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo: con schede tecniche e foto delle opere esposte; un repertorio dei più significativi allestimenti delle mostre di Giuli; apparati biobibliografici aggiornati e saggio critico di Bruno Corà con una introduzione di Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Polo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo - Museo Riso. In collaborazione con la galleria Edieuropa di Roma. 

Franco Giuli ha partecipato, dal 1960, alle più importanti mostre nazionali e internazionali, tra le quali: la XXXVI Biennale di Venezia nel 1972, nel 2007 (eventi collaterali) e nel 2011; Astratta, Secessioni Astratte in Italia dal dopoguerra ad oggi, Verona, Milano e Darmstadt; Linee della Ricerca Artistica in Italia dal 1960 al 1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Nuove tendenze della Pittura Europea, Düsseldorf; Museo delle Collezioni, Bucarest; Rapporti tra Critica Analitica e Ricerca nelle Arti Visive, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna; Art ’90 For Europe, Londra; Domotecnica, Colonia; Art 7 Basel; Arte Fiera, Bologna; Galleria d’Arte Moderna, Gallarate; L’Arte Italiana del XX secolo attraverso i grandi marchigiani, Mosca e Mole Vanvitelliana, Ancona; Museo de Arte Contemporanea Rio de la Plata, Argentina; Centro de Esposiciones y Congresos, Saragozza, Spagna. Tra i riconoscimenti si annoverano il Premio Michetti, il Premio Marche e il Premio Termoli.

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