Custonaci come Betlemme
La nascita di Gesù nello splendido teatro naturale della grotta Mangiapane
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A qualche km da Custonaci (TP), nella spettacolare grotta Mangiapane di Scurati, ha luogo ogni anno un tradizionale presepe vivente. L'iniziativa di rappresentarlo è nata solo nel 1983 e da allora si è ripetuta ogni anno richiamando sempre più turisti. Quest'anno, arrivata alla sua 40a edizione, sarà possibile visitare la Natività nella Grotta Mangiapane dal 25 al 29 dicembre 2024 e dal 4 al 6 gennaio 2025.
Foto di Mboesch - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Il Presepe Vivente di Custonaci è considerato il più grande evento di valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni popolari siciliane, inscritto per tale ragione, dal 2006, nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana.
La manifestazione, organizzata dall'Associazione culturale "Museo Vivente" di Custonaci, è conosciuta in tutta Italia grazie alla straordinaria suggestività delle immagini, oltre che all'originalità, alla compostezza e al pathos interpretativo dei personaggi, e alle emozioni che riesce a suscitare.
Foto di Emanuela Meme Giudic…, CC BY 3.0
La grotta Mangiapane, risalente al Paleolitico, è un lungo corridoio di 50 metri fiancheggiato da una serie di casine disabitate ormai da parecchi decenni che costituiscono l'antico borgo di Scurati.
Foto di Emanuela Meme Giudic…, CC BY 3.0
In questa magica location, ogni anno, un'intera comunità locale e gli ultimi artigiani-artisti siciliani si riuniscono per dare scena ad uno "spettacolo unico ed irripetibile": per 6 giorni, i visitatori-spettatori attraversano i luoghi allestiti di una settantina tra attività/scene di vita, a stretto contatto con i tanti personaggi, che riproducono fedelmente l'esecuzione di antichi mestieri e scene/luoghi sempre più rari.
La notte del 24 Dicembre dal santuario della Madonna di Custonaci, dopo una funzione religiosa, parte un corteo. Una suggestiva fiaccolata illumina la notte nel paesino seguendo Maria in groppa ad un asino tirato per la cavezza da Giuseppe.
Attraverso un sentiero il corteo arriva fino a Scurati, dove Maria bussa alla porta di una locanda e, non trovando posto, si accomoda insieme al suo sposo dentro la più vicina grotta. La Natività è sicuramente il punto focale di ogni presepe e quello di Custonaci, in questo senso, non fa eccezione. In fondo alla grotta troviamo, infatti, Gesù bambino, Maria e Giuseppe con a fianco il bue e l'asinello.
Tra i doni portati al Salvatore ci sono anche diversi prodotti tipici siciliani. Attraverso un percorso che dall'ingresso della grotta giunge fino alla mangiatoia, vediamo rivivere i mestieri, gli usi e i costumi di un tempo ormai dimenticato.
Il piccolo borgo sembra così tornare indietro di almeno un secolo quando i contadini aravano la terra e battevano il grano nell'aia con il mulo. I mestieri perduti di Custonaci rivivono tutti. C'è lo "zimmilaru" che lavora la "giummara" e la "curina" (parte della palma nana); un anziano costruisce "carteddi" con le palme ed i rametti d'ulivo; un gruppo di pescatori riparano le reti mentre il "nassaro" prepara la nassa, una trappola per crostacei e cefalopodi. C'è inoltre il "carradore" che tenta di cerchiare una ruota di un carretto, il carbonaio, il "cordatore" di lana e così via.
Un tuffo nel passato attraverso gli abiti, gli arnesi da lavoro, le suppellettili domestiche. Nel baglio alcune ragazzine lavano i panni in una pila come facevano le loro nonne. Una donna ricama al telaio il corredo nuziale della figlia; altre fanno l'uncinetto e stirano con il ferro a carbone.
Un attenzione particolare è poi riservata alla gastronomia. Le donne preparano i fichi secchi e "u strattu" stendendo il succo di pomodoro su lunghe tavole di legno e facendolo poi seccare al sole. Mentre un pastore prepara squisite ricotte e formaggi, gli uomini portano le olive al "trappito" per ricavare l'olio. A tutto questo fa da sottofondo il suggestivo suono della zampogna suonata dai pastori.
La grotta di Mangiapane, così, per il periodo natalizio si trasforma in un teatro naturale ed il presepe testimonia la viva religiosità e la forte identità culturale della comunità di Custonaci.