Una visita a Casa Bellini...
Nel cuore della Catania barocca, a palazzo Gravina, le preziose memorie del "cigno" di Catania

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Fu l'indiscutibile genio musicale dell'Ottocento europeo...
Vincenzo Bellini nacque a Catania il 3 novembre 1801 e morì in Francia, solo e senza assistenza, il 23 settembre 1835.
A Catania c'è uno spazio che ne ricorda la vita e i successi...
Si tratta della dimora che fu abitata dalla famiglia Bellini, nel principesco palazzo Gravina, nel cuore della Catania barocca.
La casa conserva ancora l'aspetto di abitazione privata se non che tra i mobili e gli utensili di una magione di quel tempo, semplice per quanto comoda, si sono accumulati negli anni i cimeli, le medaglie, i documenti, gli spartiti e le stampe che testimoniano la vita, i trionfi e la tragica fine del "cigno catanese".
L'alcova dove nacque Bellini è ora occupata dal clavicembalo sul quale il musicista, reduce dai successi milanesi eseguì nel 1832 l'intero spartito della Norma intrattenendo in un clima festoso parenti e amici fino a tarda ora della notte; negli altri ambienti ci sono ancora strumenti musicali, come le spinette che appartennero al nonno.
ph. Cristiano La Mantia - CityMapSicilia
E poi ancora i ricordi dei successi delle opere belliniane alla Scala di Milano, al Carlo Felice di Genova, al Teatro Ducale di Parma, alla Fenice di Venezia, al Teatro italiano di Parigi, a Londra, occupano una intera sala.
Le vetrine accolgono miniature e litografie tra cui quelle che riproducono i volti delle principali interpreti belliniane, e poi ancora i piccoli cimeli, i quaderni con gli appunti musicali, le partiture delle opere giovanili.
E scatoline cesellate, calamai, spille, bastoni dal pomo d'argento, tazze di porcellana e miniature. E gli spartiti autografi che riempiono numerose bacheche.
Un prezioso scrigno di memorie che aiuta a comprendere il contesto nel quale il geniale maestro creò le sue opere immortali.