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''Per un Mare Sicuro'', una campagna siglata dalle associazioni Telefono Blu e Ambiente Azzurro

Sicurezza e rispetto per l'ambiente per una vacanza con i fiocchi

20 luglio 2005

Telefono Blu (associazione di tutela dei turisti consumatori) ed Ambiente Azzurro (associazione di tutela ambientale) hanno siglato un accordo nazionale su alcune iniziative da rivolgere ai cittadini. La prima riguarda la difesa del mare e i consigli per la sicurezza, tutti i turisti infatti potranno segnalare ad un apposito centralino 0541.694282 per l'Adriatico e lo Ionio - 0184 574021 per il Tirreno - 081.5517.256 per il Mediterraneo e le Isole.
 Si potranno inviare e mail e segnalazioni proposte dal sito www.telefonoblu.it anche nelle pagine estate e scrivere a ''Per un mare sicuro'' c.a.p. 47838 Riccione.

Sono 800.000 i mezzi di navigazione privata che incrociano i nostri mari ed i nostri laghi, oltre 3 milioni i praticanti di una attività che definiamo da diportista, per semplicità. Al di là di improbabili graduatorie sui porti e la loro accoglienza, rimane sicuramente il fatto che una cultura sempre più rispettosa deve prevalere in questo settore, ma in corrispondenza anche se in modo controllato si deve consentire al diportista di accedere in tutte le località possibili, non ergendo steccati e proibizionismi che solo il nostro paese ha adottato in questi ultimi anni. Intanto abbiamo voluto costruire un apposito decalogo.

Per un Mare Sicuro
Le dieci regole fondamentali che il diportista ecocompatibile dovrebbe rispettare
1. Usare una vernice ecologica per il trattamento antivegetativo della carena.
2. Assicurarsi sempre una buona manutenzione del motore.
3. Usare sempre gli appositi recipienti per il recupero degli oli usati.
4. Prestare molta attenzione durante il rifornimento di combustibile, in modo da evitare perdite in acqua.
5. Usare detersivi biodegradabili per lavare la barca.
6. Allontanarsi dalla costa senza produrre troppo rumore e onde.
7. Prima di dare ancora domandarsi sempre: ''cosa c'è sotto?''
8. Evitare di inquinare il mare con inutili rifiuti, soprattutto, non biodegradabili.
9. Non buttare in acqua la batteria vecchia, inerte del motore.
10. Non buttare in acqua i razzi e gli altri mezzi pirotecnici scaduti.

Suggerimenti  per una navigazione sicura
In caso di pericolo o emergenza in mare e sulle spiagge telefonare  al numero speciale delle capitanerie di porto
La legge non impone la patente nautica sotto i 40 CV. Questo non significa che si possa navigare, anche con una barchetta e motore minimo, a ridotta distanza dalla costa e con tempo buono, senza conoscere alcuna regola.
1. E' quasi inevitabile che quello che una volta si definiva ''capofamiglia'' assuma le funzioni di comandante. E' il caso però che anche il ''sesso debole'' e ''i figlioli'' abbiano almeno qualche nozione.
2. Manutenzione e corretto uso del motore sono le principali forme di cautela: l'affidabilità del  mezzo, in mare, è essenziale soprattutto quando ci si assume la responsabilità di trasportare bambini, anziani, non nuotatori.
3. Rispetto della natura - Il rispetto della natura non dovrebbe neppure comparire nell'elenco: il diportista va alla ricerca del bello e del mare pulito.
4. Educazione e buon senso - Non ancorare troppo vicino ad altre barche, non infastidire i vicini con motore acceso, schiamazzi, radio, ecc.
5. Manovre - Brusche accelerazioni e decelerazioni volontarie non sono mai una buona idea: cadute di passeggeri, inondazioni (acqua da poppa nel caso di brusche fermate), sollecitazioni anomale del motore.
6. Limiti di velocità, boe e gavitelli vari - I limiti di velocità in porti e canali sono generalmente messi a ragion veduta, è sicuro che c'è un un motivo per cui stanno la (rete, scoglio, etc.) e la cosa più intelligente da fare è non accostarsi troppo, aumentare la sorveglianza visiva e ridurre la velocità. Una boa che si deve assolutamente riconoscere è quella segnasub: 50, o meglio 100 metri, di rispetto!
7. Onde di scia - Raramente fa piacere, a chi sta in una barca che si lascia andare alla deriva o è all'ancora, che un'altra barca  gli si avvicini troppo.
8. Limiti inferiori di navigazione - Mantenersi ad almeno 500 metri dalle coste frequentate dai bagnanti ed evitare di atterrarvi. Per il mancato rispetto delle distanze minime dalla costa, in caso di pattugliamento, ci si può rovinare una vacanza; per un incidente con un nuotatore si possono rovinare più vite.
9. Limiti superiori di navigazione -  Più o meno tutti sanno quanto, con un certo mezzo e con certe dotazioni di sicurezza, è  loro permesso allontanarsi dalla costa, anche se poi, senza carte nautiche e strumenti (tipo GPS) si va ''ad occhio''.

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20 luglio 2005
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