A Fleur Jaeggy il premio Tomasi Lampedusa
"Lo confesso, mi sento un po' siciliana". Caldi applausi per la scrittrice svizzera
Con la premiazione della scrittrice svizzera Fleur Jaeggy per il libro "Sono il fratello di XX" (Adelphi), si è conclusa la dodicesima edizione del Premio letterario "Giuseppe Tomasi di Lampedusa". Migliaia le persone che hanno partecipato alla cerimonia che si è svolta, sabato scorso in piazza Matteotti a Santa Margherita di Belìce. La scrittrice, che succede nell'albo d'oro del premio a Javier Marias e a Mario Vargas Llosa, ha incantato il pubblico per eleganza e riservatezza, strappando caldi applausi quando ha confessato di sentirsi un po' siciliana.
Per la Jaeggy, nata a Zurigo ma residente a Milano, la grandezza del romanzo di Lampedusa "Il gattopardo" consiste nel fatto che ha un respiro molto ampio, un libro siciliano proiettato verso l'Europa. Un libro che sin dalla prima lettura le ha suscitato interesse e ammirazione tanto da immaginare che Tomasi di Lampedusa lo abbia davvero incontrato nel corso della sua vita. Di Palermo - ha detto in conferenza stampa - ama molte cose ed in particolare la magnificenza dell'Orto botanico e la perfezione espressa dagli stucchi del Serpotta.
Grande l'affetto che la lega a Franco Battiato che per l'occasione è stato invitato come ospite d'onore alla dodicesima edizione del Premio. Il cantautore catanese ha eseguito sul palco alcuni dei più noti brani del suo repertorio, standing ovation quando ha intonato le prime note de "La cura" e "Stranizza d'amuri".
Applausi per Luigi Lo Cascio che ha avuto il compito di recitare alcuni dei passi più belli del libro "Il gattopardo".
La scelta della Jaeggy, ha sottolineato Gioacchino Lanza Tomasi, presidente della giuria del premio, è stata condivisa all'unanimità. Lo stile della scrittrice è unico e riconoscibilissimo.
Fleur Jaeggy è la terza donna nella storia del Premio a ricevere il riconoscimento, prima di lei Anita Desai e Valeria Parrella. [Repubblica/Palermo.it]