A Gibellina la mostra War-Toys di Brian McCarty, per la prima volta in Italia
Il progetto del del fotografo statunitense al Festival Internazionale Gibellina Photo Road
Un filtro disarmante - quello del gioco - per parlare degli orrori della guerra. L'inedito approccio sta alla base delle potenti immagini di War-Toys, il progetto del fotografo statunitense Brian McCarty avviato nel 2011 che lo ha portato in Iraq, Siria, Libano, Israele, Cisgiordania e la Striscia di Gaza e che si potrà vedere per la prima volta in Italia al Festival Internazionale PhotoRoad di Gibellina.
Nelle immagini di War-Toys in mostra è presentato il frutto del lavoro del fotografo assieme all'art therapist libanese Myra Saad con i bambini in fuga da Mosul condotto nei centri protetti per l'infanzia allestiti da Terre des Hommes nei campi profughi del Kurdistan iracheno tra il 2017 e il 2018.
Durante le sessioni di arteterapia i bambini, dagli 8 ai 12 anni, venivano accompagnati in un percorso di elaborazione del trauma che permette di raccogliere e articolare i loro ricordi di guerra in modo sicuro, e poterli descrivere nei loro disegni. Successivamente il fotografo si è recato nei luoghi dove sono avvenuti gli avvenimenti descritti dai disegni (ove possibile) e li ha ricreati usando personaggi e armi giocattolo, tutti trovati localmente.
I pannelli in mostra al PhotoRoad accostano le foto ai disegni a cui sono ispirati. La mostra verrà allestita su uno scuolabus del Comune di Gibellina.
Per altre informazioni sul progetto War-Toys: wartoysproject.com