Anche in Sicilia si protesta contro l'ultimo Dpcm
A protestare sono per la maggior parte commercianti, ristoratori e dipendenti dei locali
- Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI
Mentre cala il numero dei contagi (568 i nuovi positivi, anche per effetto del minor numero di tamponi durante il week end) in Sicilia, come in altre regioni d'Italia, esplode la protesta contro il nuovo Dpcm del governo.
A Catania la notte scorsa due bombe carta sono stata lanciate in via Etnea, davanti la sede della Prefettura. Le deflagrazioni non hanno causato alcun ferito, ma hanno fatto scattare uno scontro tra le varie anime dei manifestanti.
Violenze e bombe carta anche a Vittoria (Rg) dove gli oltre duecento casi di contagio hanno fatto temere l'istituzione di una nuova zona rossa. La Digos ha avviato indagini sullo svolgimento di un corteo di ristoratori e gestori di locali pubblici che fino a tarda notte ha attraversato la città scandendo cori e gridando, prima sotto l'abitazione di un candidato sindaco e poi davanti al portone del Palazzo municipale.
Manifestazioni di protesta anche a Siracusa davanti Palazzo Vermexio, sede del Comune, e a Palermo, dove un centinaio di persone tra commercianti, ristoratori e dipendenti dei locali si sono radunati di fronte alla Prefettura.
Da ieri è partita in tutti gli istituti superiori della Sicilia anche la didattica a distanza che, a differenza delle altre regioni, riguarda il 100% degli alunni come dispone un'ordinanza del presidente Musumeci. Fino ad ora non si registrano grosse criticità, come conferma l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla. "Le scuole sono luoghi sicuri e lo hanno dimostrato in questi mesi. La scelta presa dal governo regionale è stata dettata dalla volontà di ridurre la pressione sulla mobilità".
Sono scattati anche i controlli sul trasporto pubblico urbano. A Palermo autisti e controllori dell'Amat, la società partecipata del Comune, vigilano sul contingentamento del numero dei passeggeri a bordo di autobus e tram. "In considerazione dei nuovi provvedimenti abbiamo modificato il piano della mobilità, in modo tale da tenere conto delle prescrizioni - ha spiegato il presidente Michele Cimino - inoltre stiamo potenziando le linee diurne e ovviamente riduciamo le corse notturne, visto che dalle 23 alle 5 non si potrà circolare e dunque l'utenza sarà praticamente azzerata".