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Anche Messina si candida a Capitale Italiana della Cultura 2020

Pronto il dossier nel quale la Città dello Stretto si presenta come "crocevia di popoli e culture"

10 ottobre 2017
Anche Messina si candida a Capitale Italiana della Cultura 2020

Si sono fatte avanti Agrigento, Catania, Noto e Siracusa. Poi a Settembre è stata Ragusa ad avanzare la proprio candidatura come Capitale Italiana della Cultura 2020, e adesso è Messina ad essersi ufficialmente candidata. L’assessore alla Cultura, Federico Alagna, ha presentato il dossier di candidatura intitolato "Messina 2020, crocevia di popoli e culture" che è il frutto di numerosi tavoli partecipativi con il mondo dell’associazionismo e la cittadinanza tutta.
"Sappiamo bene - ha detto Alagna - che non sarà facile aggiudicarsi questo titolo, anche in considerazione delle "corazzate" che competono con noi e del semplice fatto che l’ultima città ad avere questo riconoscimento è stata un’altra siciliana, ovvero Palermo. Ma questo lavoro non andrà comunque sprecato: "Messina 2020, crocevia di popoli e culture" è un piano culturale strategico, condiviso e concordato da una pluralità di soggetti, che assorbe ed accoglie, a partire dalla visione della città-porto di Matvejevic, la pluralità di identità di cui è fatta la nostra città, spesso tra loro contraddittorie. È un documento - continua Alagna - che parte dal lavoro svolto in questi anni, dagli oltre duecentocinquanta milioni investiti (con progetti già finanziati) dal Comune e dagli altri partner di Messina 2020 per una città più aperta, accogliente, culturalmente viva, sostenibile ed accessibile, tecnologica".

"Inoltre - continua l’assessore Alagna - abbiamo proposto per il 2020 dodici eventi principali, di alto rilievo, per un valore di oltre quattro milioni di euro, includendo la relativa fattibilità finanziaria ad ulteriore dimostrazione dell’assoluta concretezza e realizzabilità di questo percorso. Tra gli altri, mi piace citare il Sicily Light Art Fest, che diverrebbe uno dei dieci festival europei di luci (insieme a Praga, Amsterdam ed altre prestigiose città) ed il primo in Italia, sviluppando ed arricchendo l’esperienza del Kernel. O, ancora, il ritorno a Messina della Rassegna Internazionale del Cinema di Messina e Taormina, in occasione della sua 66^ edizione, fino ad una mostra-evento degli argenti messinesi del ‘600 e del ‘700, dall’altissimo profilo culturale. Ad eccezione di quelle economicamente più impegnative, la maggior parte di queste iniziative - conclude Alagna - sono realizzabili indipendentemente dal successo della candidatura: basterà la volontà delle istituzioni e degli attori coinvolti di portarle avanti congiuntamente".

Le città candidate sono 46 e verranno valutate dal Mibact sulla base della qualità e della sostenibilità della proposta presentata, della coerenza del progetto con le strategie di sviluppo della città, nonché della programmazione e degli investimenti in termini culturali, ma anche turistici, di coesione sociale, infrastrutturali e di innovazione tecnologica. Entro il 15 novembre verranno selezionate le 10 finaliste e entro il 31 gennaio 2018 verrà conferito il titolo alla città vincitrice.

- MiBACT Capitale Italiana della Cultura 2020

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10 ottobre 2017
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