Aperta l'area museale nella Chiesa Madre di Petralia Soprana
Gli ori del Borgo più bello d'Italia si fanno ammirare. In mostra calici, ostensori, reliquiari e paramenti sacri
Aperta l'area museale nella chiesa Madre di Petralia Soprana. Calici, ostensori, reliquiari, pianete, piviali ed altre bellezze sono esposti, catalogati e accompagnati da schede descrittive. Gli ori del Borgo più bello d'Italia aspettano di essere ammirati
L'inaugurazione guidata dal parroco don Calogero Falcone è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza del Vescovo S.E. Giuseppe Marciante, del sindaco Pietro Macaluso, dei rappresentanti delle forze dell'ordine, di varie istituzioni e della comunità.
"Questa iniziativa - ha detto il Vescovo di Cefalù - si inserisce nel progetto che abbiamo denominato "Parco Culturale Ecclesiale delle Madonie e della Valle del Torto". E' un modo per contribuire alla valorizzazione dei nostri paesi mettendo a disposizione della comunità il patrimonio artistico delle chiese con l'obiettivo di creare sviluppo ed economia. Per far risorgere i nostri paesi bisogna investire sui beni culturali e su tutte le risorse presenti compresa la comunità che deve essere viva e deve continuare a tramandare ai posteri il proprio patrimonio culturale."
Nella grande teca, allestita nella sacrestia, superbi si presentano i calici d'argento dorato sbalzato, cesellato e inciso e alcuni smaltati che vanno dal XIV al XVI secolo. Di estremo interesse risulta anche la "Croce Astile", importante testimonianza tipologica della produzione di argenteria sacra siciliana degli inizi del XV secolo. Singolari sono gli ostensori, sempre di argento sbalzato, cesellato e con parti fuse.
La maggior parte delle suppellettili liturgiche recano il marchio della maestranze degli orafi e argentieri di Palermo. Caratteristici e di vari modelli sono i reliquiari, particolare anche il "Turibolo" in argento sbalzato e cesellato degli inizi del XIX secolo. Vari i piviali, le tonacelle, le pianete di seta bianca e rossa e ricami in fili dorati e fili di seta policromi, del XVIII secolo. Di inestimabile valore la pianeta in velluto operato del XVI secolo, da tanti indicata come elemento eccelso degli ori di Soprana.
Il sindaco Pietro Macaluso a nome della cittadinanza ha ringraziato S.E. Giuseppe Marciante e il parroco don Calogero Falcone per l'iniziativa che accresce l'offerta turistica di Petralia Soprana. "Potere ammirare questi pezzi unici di argenteria e oreficeria - ha detto Macaluso - è un modo per far conoscere meglio il nostro paese e la sua storia. Apprezziamo particolarmente questa scelta perché l'apertura di quest'area museale si inserisce nel solco tracciato dall'amministrazione comunale che ha portando Petralia Soprana ad essere eletta il Borgo più Bello d'Italia. Una opportunità che ci auguriamo possa essere colta e sfruttata appieno".