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Assange in carcere con Internet e i nuovi 'cablo' sul Vaticano

Al fondatore di WikiLeaks permesso l'accesso ad Internet. Il Guardian pubblica nuovi segreti, questa volta sulla Santa Sede

11 dicembre 2010

Julian Assange, detenuto a Londra, potrà usare un pc con accesso limitato. Lo riferisce il quotidiano britannico 'Guardian', dopo che il fondatore di Wikileaks si era lamentato di non avere in cella neppure un computer per scrivere.
Assange, che si è consegnato alla polizia londinese martedì scorso (LEGGI) - quando era arrivato l'ordine di cattura europeo emesso dalla magistratura svedese che lo vuole interrogare perché accusato di stupro- verrà incluso in un programma speciale che permette l'accesso al web ai detenuti. Martedì prossimo comparirà davanti al giudice a Londra e, probabilmente, chiederà nuovamente la libertà su cauzione che gli è stata negata una prima volta perché esiste il rischio di una sua fuga.

Ieri, intanto il sito web della procura olandese è rimasto bloccato per varie ore in seguito ad un presunto cyber-attacco, dopo che giovedì  era stato arrestato un adolescente sospetatto di far parte di un gruppo di hacker sostenitori del fondatore di Wikileaks. Problemi si sono registrati anche sul sito della polizia. Seconda la procura olandese sono in arrivo nuovi arresti nell'ambito dell'inchiesta contro gli hackers che hanno attaccato i siti dei sistemi di pagamento Mastercard, Visa e Paypal, dopo che questi hanno sospeso i pagamenti a favore di Assange. Mercoledì notte, la polizia olandese ha arrestato un sedicenne che farebbe parte di un gruppo di hackers che usavano un internet server ad Haarlem.
Dal governo australiano nel frattempo arriva un parziale dietrofront sulle accuse contro Assange. Il primo ministro Julia Gillard lo aveva accusato di comportamento "illegale" per la diffusione dei cabli diplomatici americani, ma ora il procuratore generale Robert McClelland afferma che ci vorrà più di anno d'indagini perché la polizia possa determinare se diffondere documenti riservati americani sia un reato in Australia. "Non è il mio lavoro fare speculazioni o commenti sul fatto che una persona sia o meno coinvolta in un comportamento criminale", ha detto. Assange è di nazionalità australiana e la settimana scorsa McClelland aveva detto che il suo passaporto avrebbe potuto essere ritirato. Questa minaccia non è stata ripetuta. La marcia indietro della autorità australiane giunge mentre nel paese cresce il sostegno per Assange e in tre città si sono svolte manifestazioni per la sua liberazione. I Verdi, partner nel governo di minoranza della laburista Gillard, affermano che ad Assange va offerta protezione in Australia. In manifestazioni a Brisbane, Sydney e Canberra, Assange è stato esaltato come eroe nazionale, mentre la Gillard è stata contestata.

I nuovi 'cablo' di WikiLeaks su Turchia e Vaticano
Benedetto XVI non vuole che Ankara entri nella Ue - Nei cablogrammi inviati a Washington dall'ambasciata americana presso la Santa Sede, si legge che è il Papa il responsabile della crescente ostilità nei confronti dell'ingresso della Turchia nell'Unione Europea. Il Pontefice, è scritto, preferirebbe una relazione privilegiata piuttosto che un ingresso a pieno titolo. Gli Stati Uniti notano tuttavia che il passo della Santa Sede verso Ankara negli ultimi tempi è cambiato e che il dialogo ora è più serrato. Grande attenzione punta il Vaticano verso il rispetto dei diritti umani e religiosi. E si parla anche della necessità di "una visita da parte di un alto funzionario (turco) presso la Santa Sede per incoraggiare Ankara a fare di più e dare così un messaggio positivo alla Turchia rispetto alla sua integrazione" con l'Europa.
I gendarmi della Santa Sede a lezione dagli esperti dell'Fbi - Una nota segreta del 19 dicembre 2008 parla del colloquio tra l'inviata d'ambasciata Julieta Valls e il capo della gendarmeria vaticana Domenico Giani. Valls informa il capo della sicurezza che l'Fbi intende coordinare un piano antiterrorismo con il Vaticano per prevenire un possibile attentato di Al Qaeda contro il Papa e per proteggere le migliaia di turisti statunitensi che visitano ogni giorno San Pietro e i Musei Vaticani. Il Vaticano, secondo la Valls, sarebbe stato "reticente" ma Giani avrebbe comunque promesso "di mantenere un dialogo ampio sulla capacità del Vaticano stesso a rispondere a un attacco terroristico". Il cable rivela che alcuni agenti della sicurezza vaticana furono inviati a Quantico (sede dell'Fbi) per apprendere come si trovano gli esplosivi.
Padre Lombardi "l'unico che ha il Blackberry, ma non influenza il pontefice" - In un altro cablogramma di Julieta Valls si legge che padre Federico Lombardi, responsabile della sala stampa vaticana, "usa il Blackberry e questo è un'anomalia: molti dirigenti non hanno neanche una casella di posta elettronica". Ma "non fa parte del circolo ristretto del Papa e non ha nessuna influenza sulle decisioni principali. Si limita a consegnare i messaggi". "È capo della Radio Vaticana e del centro televisivo" continua la Valls, "e corre da un ufficio all'altro per tutto il giorno". Secondo l'ambasciata la differenza con la gestione precedente, quella di Joaquìn Navarro Valls, è che quest'ultimo era in grado di controllare i danni, facendo filtrare notizie. Secondo i cablo diffusi da WikiLeaks, Lombardi dovrebbe essere affiancato dal Pontificio Consiglio per la comunicazione.
Pedofilia, "Nessuna collaborazione sui casi di abusi in Irlanda" - Il Vaticano ha rifiutato di permettere ai suoi uomini di testimoniare di fronte alla commissione chiamata a fare chiarezza sugli abusi dei sacerdoti su minori in Irlanda. Non solo: la Santa Sede si irritò quando vennero convocati a Dublino da Roma a questo scopo. Lo rivelano i file di WikiLeaks pubblicati ieri dal Guardian. La richiesta di presentarsi di fronte alla commissione Murphy "ha offeso molte persone in Vaticano. Pensano che l'Irlanda non abbia protetto e rispettato la sovranità vaticana durante l'inchiesta", dice un cablogramma. Il documento in questione è intitolato "Lo scandalo degli abusi sessuali mette a dura prova le relazioni fra l'Irlanda e il Vaticano, scuote la chiesa irlandese e presenta sfide per la Sanata Sede".

Secondo una nota resa pubblica questa mattina dalla Sala stampa della Santa Sede, in seguito alle nuove rivelazioni contenute nei dispacci in merito all'attività diplomatica del Vaticano diffusi da Wikileaks, "L'attendibilità delle informazioni diffuse da Wikileaks sulla Santa Sede va valutata con riserva e con molta prudenza". "Senza entrare nella valutazione dell'estrema gravità della pubblicazione di una grande quantità di documenti riservati e confidenziali e delle sue possibili conseguenze - si legge nel comunicato - la Sala Stampa della Santa Sede osserva che una parte dei documenti resi pubblici recentemente da Wikileaks riguarda rapporti inviati al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America dall'Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede". "Naturalmente - prosegue il testo - tali rapporti riflettono le percezioni e le opinioni di coloro che li hanno redatti, e non possono essere considerati espressione della stessa Santa Sede né citazioni precise delle parole dei suoi Officiali. La loro attendibilità va quindi valutata con riserva e con molta prudenza, tenendo conto di tale circostanza".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it]

 

 

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11 dicembre 2010
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