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Bloccata l'università rumena di Enna

Sigilli ai locali dove lo scorso 12 ottobre sono iniziati i corsi di lingua propedeutici alla laurea in Medicina

11 novembre 2015

La Procura della Repubblica di Enna ha posto sotto sequestro i locali dell'Ospedale "Umberto I" dove sono stati attivati corsi di lingua romena e dove da dicembre sarebbero dovuti cominciare i corsi di Medicina e Professioni sanitarie in collegamento con l'ateneo della Romania. L'indagine è stata svolta dalla Guardia di Finanza che ha eseguito il provvedimento.
E' l'ultimo capitolo, in ordine di tempo, della vicenda dei corsi romeni sponsorizzati dalla 'Fondazione Proserpina' legata all'ex parlamentare Pd Vladimiro Crisafulli.

Il 12 ottobre era iniziato il corso di lingua romena presso i locali dell'Ospedale Umberto I di Enna, finalizzato ad ottenere un attestato necessario per la frequenza dei corsi universitari in Medicina e Professioni sanitarie della Università "Dunarea De Jos" di Galatj. Da allora numerosi studenti, che avevano già versato la prima rata dei 2200 euro previsti per il corso, hanno frequentato a ritmo serrato le lezioni in quelle aule che da dicembre avrebbero dovuto ospitare i corsi universitari, mai autorizzati dal ministero dell'Istruzione. Stamattina le aule però sono rimaste vuote. La Guardia di Finanza si è presentata all'Umberto I e ha sequestrato i locali. A disporre il sequestro, operato dalle Fiamme gialle ennesi, il procuratore Calogero Ferrotti, "per impedire la continuazione - spiega la Finanza - di una occupazione di cui non si trova alcun presupposto legale". A richiedere l'intervento della Procura era stato il Miur dopo aver inutilmente diffidato la Fondazione Proserpina ad interrompere i corsi.

Anche la Prefettura sta svolgendo gli approfondimenti che, da un primo riscontro, comprovano le prime risultanze investigative. A marzo 2014 il commissario straordinario pro-tempore dell'Azienda sanitaria provinciale di Enna aveva siglato un protocollo con la Fondazione Proserpina e in virtù dello stesso accordo un anno fa l'Asp le ha consegnato 28 locali. Ma il protocollo non esiste agli atti dell'ente, che ora non trova, sottolineano le Fiamme gialle, neanche l'originale. Il nuovo direttore generale al momento del suo insediamento fece sgomberare i locali al quarto piano ma nulla fece per quelli al "piano 0", che erano e sono rimasti occupati fino ad oggi dalla "Fondazione Proserpina", che in realtà Fondazione non lo è mai stata non essendone stato riconosciuto giuridicamente lo status. Fondata nel 2011 con lo scopo di supportare l'università Kore di Enna, solo a fine settembre ha chiesto il riconoscimento quale Fondazione. Nel frattempo però aveva già siglato un protocollo con l'Asp nel 2014, una convenzione con la Regione siciliana nel 2015 e a metà settembre aveva deliberato la sua trasformazione in società commerciale, ora "Fondo Proserpina srl".

Intanto, anche l'assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, ha "scaricato" il Fondo Proserpina Srl e di conseguenza il suo patron, Vladimiro Crisafulli.
"Quanto alla vicenda relativa all'attivazione di corsi di Laurea in ambito medico sanitario ad Enna - recita una nota dell'assessore - si evidenzia che, come subito comunicato dal presidente della Regione in riscontro alla diffida del Miur, la convenzione, stipulata in data 28 agosto 2015 tra questo Assessorato alla Salute, l'Assessorato dell'Istruzione e della Formazione professionale, l'Università Kore di Enna e la Fondazione Proserpina, non può spiegare effetto alcuno con riferimento a programmi formativi per i quali non sono intervenuti i necessari atti, autorizzativi, di assenso da parte dello Stato che, anzi, nel caso in esame ha espressamente disconosciuto le relative attività". [Informazioni tratte da Repubblica/Palermo.it]

- Tutti contro l'UniMirello Srl (Guidasicilia.it, 30/10/15)

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11 novembre 2015
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