Calamità di Sicilia
Per l'emergenza idrica a Messina scendono in campo il Ministero dell'Ambiente e la Procura di Messina
"L'attuale situazione di dissesto del versante nel comune di Calatabiano determina significativi fattori di rischio residuo per la sicurezza dell'abitato e condiziona fortemente la scelta dell'intervento di ripristino dell'erogazione idrica di Messina". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in audizione in commissione Ambiente alla Camera sull'emergenza acqua a Messina. "Non sembra attuabile un intervento rapido - aggiunge -; servono approfondimenti sulla messa in sicurezza l'avvio di "un monitoraggio della frana".
Quanto al progetto per il ripristino definitivo della condotta, ha aggiunto il ministro, "tale intervento dovrà essere realizzato solo dopo aver messo in sicurezza il versante con le opere di drenaggio e comunque utilizzando anche per la tubazione definitiva un sistema di ancoraggio". Galletti ha evidenziato che "anche l'intervento definivo di ripristino della funzionalità dell'acquedotto Fiumefreddo rappresenta una soluzione ad una criticità puntuale del tracciato acquedottistico, su terreni caratterizzati da forti predisposizioni a dissesti idrogeologici"; e pensa che "andrebbe programmata un'analisi di vulnerabilità dell'intera adduttrice di Fiumefreddo per programmare interventi puntuali di riduzione del rischio di interruzione del servizio".
"Per l'attuazione degli interventi da effettuare" in attesa di vedere quali sia l'effettivo fabbisogno è stato disposto "un primo stanziamento di 2 milioni di euro a valere sul Fondo di riserva per le spese impreviste" ha concluso.
Intanto, dell'emergenza acqua in Sicilia se ne sta occupando anche la magistratura. Sono due le Procure che hanno aperto fascicoli conoscitivi, al momento senza indagati né ipotesi di reato: quella di Messina sui rubinetti all'asciutto da 18 giorni e quella di Caltanissetta sul valore di torbidità dell'acqua. Sono inchieste mirate a verificare se è possibile configurare eventuali irregolarità penali.
A Messina, dove la situazione resta critica, il consiglio comunale ha attivato una sua commissione di inchiesta e un gruppo di cittadini esasperati per l'emergenza ha organizzato per sabato pomeriggio a piazza Cairoli una fiaccolata sul tema: "Messina ha bisogno dei messinesi".