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Campagna di scavi archeologici al castello di Enna

per fare luce sulle origini del sito

05 settembre 2001
La Provincia regionale di Enna ha stanziato 500 milioni per condurre una campagna di scavi archeologici nel castello di Lombardia.

In questi anni gli interventi di recupero sulla fabbrica e gli studi condotti con l'occasione "a cantiere aperto" hanno indotto a pensare che nel castello vi siano importanti testimonianze bizantine, ed anche più antiche.

Il castello sarebbe anzi un vero e proprio puzzle storico; conta al suo interno tre cortili dei quali nel primo è stata rinvenuta l'abbazia di San Nicola, di epoca bizantina e si è trovata una scalinata di epoca ancora più remota.

E' stato anche rinvenuto un agglomerato di case medievali ricavate nella roccia di cui sono stati già scavati tre ambienti.

Il castello sinora era stato classificato "semplicemente" come struttura di età sveva perché si aveva poca conoscenza del luogo.

Vi sono invece segni evidenti del passaggio dei greci, che hanno realizzato un altare proprio di fronte al castello, su una rocca, dalla quale pregavano Demetra, la dea delle messi.

Anche i Romani hanno abitato nel luogo (tracce evidenti sono i loro silos) e i bizantini hanno lasciato agli studiosi l'eredità del "castron bizantino".

Parrebbe addirittura che già gli uomini della preistoria abitavano nel sito del Lombardi.

Le campagne di scavo dovrebbero comunque fornire informazioni in maniera articolata sulle origini della storia del luogo.

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05 settembre 2001
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