CATANIA JAZZ 2010/11
Con la XXVIII edizione della rassegna musicale al Metropolitan torna il grande jazz
Con l'esibizione di Dianne Reeves Quartet al teatro Metropolitan (via Sant'Euplio 21), martedì 16 novembre è partita la XXVIII stagione concertistica dell'associazione Catania Jazz, diretta da Pompeo Benincasa.
Una ventottesima stagione che si ricorderà per i concerti in esclusiva nazionale: ben 4 esibizioni su un totale di 7 eventi. Ancora una volta un cartellone di grande respiro che premia l’affetto del pubblico non solo di Catania ma anche della Sicilia orientale diventato uno dei principali pubblici jazz in Italia e non solo.
La stagione di Catania Jazz dello scorso anno è stata un vero trionfo e in tempi difficili come quelli attuali non è un risultato da poco: 800 abbonati e più di 10 mila presenze totali fanno del cartellone di Catania Jazz una delle principali realtà musicali in Europa. Non è un caso, infatti, che Europe Jazz Network sta valutando se concedere a Catania Jazz sede e organizzazione del meeting annuale del 2012.
Pompeo Benincasa, direttore artistico e presidente di Catania Jazz: "Ci avviciniamo al 30° compleanno con grandi numeri. Tutto questo grazie solamente al pubblico che ci ha sostenuto considerato che le istituzioni, come al solito, sono assenti".
Una importante novità della stagione 2010/2011 è poi l’avvio di un esclusivo progetto triennale di collaborazione con il musicista, compositore e direttore d’orchestra americano Lawrence D. "Butch" Morris. A Catania Morris si esibirà il 14 aprile con la Catania Jazz Orchestra, ensemble da lui stesso scelto e assemblato durante un laboratorio, organizzato dalla prima settimana di aprile, che servirà a mettere insieme un’orchestra giovanile formata da una dozzina di elementi provenienti dalla scena siciliana. Il laboratorio di Morris attingerà musicisti anche dalla Catania Jazz Marathon (spazio dedicato ai nuovi talenti siciliani del jazz da proiettare nel circuito europeo dell’Europe Jazz Network di cui Catania Jazz è tra le associazioni fondatrici), che torna per la quarta edizione nella prima settimana di aprile. Dopo la tappa catanese, per Morris e l’orchestra – che si chiamerà Catania Jazz Orchestra -, seguiranno un minitour isolano e probabili date nazionali. Anche questa serata sarà aperta da un giovane talento siciliano, si tratta delle ventenne cantante avolese Beatrice Campisi, che sta lavorando al disco d’esordio prodotto da Catania Jazz.
Nel 2011 la stagione di Catania Jazz vedrà altri eventi che si terranno in altro teatro della città e che coinvolgono il duo Antonello Salis-Fabrizio Bosso a febbraio, Z-Star a metà marzo, i Gaia Cuatro a fine marzo, un paio di date consecutive per il duo Magoni-Spinetti ad aprile. Tra gli appuntamenti di punta del nuovo anno anche la proiezione del film, il 7 febbraio, "Io sono Tony Scott. La storia del piú grande clarinettista del mondo" di Franco Maresco sul clarinettista italo-americano Tony Scott. Il giorno dopo, l’8 febbraio, concerto multimediale di Salvatore Bonafede al piano e Gabriele Mirabassi al clarinetto, e Franco Maresco che commenterà le immagini video sul grande schermo.
[Tutte le informazioni su orari, prezzi dei biglietti, abbonamenti e altro sul sito: www.cataniajazz.com]
22 novembre 2010
CHUCHO VALDES & AFRO CUBAN MESSENGERS
Formazione: Chucho Valdés (Piano); Mayra Caridad Valdés (Voce); Lázaro Rivero Alarcón (Basso); Juan Carlos Rojas Castro (Batteria); Yaroldy Abreu Robles (Percussioni); Dreiser Durruthy Bambolé (Bata drum e voce); Carlos Manuel Miyares Hernandez (Sax Tenore); Reinaldo Melián Álvarez (Tromba).
Chucho Valdés è nato nella provincia di Quivicàn a L’Avana, Cuba, nel 1941, figlio di Bebo Valdés, famoso pianista e compositore cubano, e Pilar Rodriguez.
Chucho comincia a suonare le prime note a 3 anni; a 5 anni a prendere lezioni di piano e teoria con Oscar Muñoz Boufartique. A 8 anni si iscrive al Conservario Municipale, e più tardi continua gli studi con Zenaida Romeu, Rosario Franco, e Leo Brower.
A 15 anni fonda il primo trio jazz con Emilio del Monte e Luis Rodriguez e l’anno seguente comincia a suonare con l’Orchestra Sabor de Cuba, diretta dal celebre padre. Il primo album, Chucho Valdés y su Combo, risale al 1963.
Nel 1967 Chucho, Carlos Emilio e Paquito entrano a far parte della Orquesta Cubana de Musica Moderna. Nel 1970 partecipano al Festival Jamboree in Polonia e ricevono i complimenti di Dave Brubeck. A questo punto Chucho è tra i migliori 5 pianisti al mondo, inseme a Bill Evans, Oscar Peterson, Herbie Hancock e Chick Korea. Nel 1972 registra Jazz Batà con Carlos D’ Puerto e Oscar Valdés e decide di allargare il trio, includendo fiati e batteria: così nel 1973 nascono gli Irakere, considerati il gruppo più importante di musica cubana nella seconda metà del Novecento.
I componenti degli Irakere sono Carlos D’ Puerto (basso), Oscar Valdés (percussioni e voce), Tato (congas), Carlos Emilio Morales (chitarra) Jorge Varona (tromba), Paquito D’ Rivera (sassofono) e Chucho (pianoforte, composizione, arrangiamenti and direzione).
Più tardi approdano al gruppo Carlos Averhoff (sassofono), Arturo Sandoval (tromba) e Arming Cuervo (cori). Questa formazione sarà mantenuta fino al 1980.
Irakere è stato il primo gruppo cubano a vincere il Grammy Award (nel 1980) e ha prodotto circa 52 dischi. Chucho si è esibito in tour in più di 50 paesi, in sale da concerto come il Carnegie Foyer, il Kennedy Center, il Lincoln Center, l’Hollywood Bowl, il Blue Note a New York, il Village Vanguard, il Theater Colón a Buenos Aires, l’Amadeo Roldán e molti altri.
Nel 1996 Chucho Valdes ha formato il gruppo Crisol con Roy Hargrove e altri importanti musicisti portoricani, statunitensi e cubani. Con loro ha registrato Havana, con cui ha ottenuto un altro Grammy Award.
Nel corso della sua carriera Chucho si è esibito con figure di rilievo, come Herbie Hancock, Billy Taylor, Kenny Barron, Michel Legrand, Frank Emilio, Michael Camilo, Chino Dominguez, Marian Marpartlan, Mulgrew Miller, John Lewis, Chick Korea, Gonzalo Rubalcaba, Brandford e Winton Marsalis, Carlos Santana, Joe Lovano, Grover Washington Jr., Dizzy Gillespie, Hugh Fraser, David Sanchez, George Benson, Taj Mahal, Max Roach, Jack Dejonnette, Ron Carter, Idris Muhamed, Gómez, Gato Barbieri, Giovanni Nobile, Tito Bridge e con l’orchestra del Lincoln Center, con la Village Vangard Orchestra, con la John Clayton Big Band e l’Orchestra di Machito. [www.valdeschucho.com]
31 gennaio 2011
OMAR SOSA TRIO guest PAOLO FRESU
Formazione: Omar Sosa (pianoforte, Fender Rhodes, electronics); Childo Tomas (basso elettrico, voce, m’bira); Marque Gilmore (batteria); Paolo Fresu (tromba, flicorno, electronics).
Omar Sosa continua la sua esplorazione delle radici della musica tradizionale africana attraverso la Diaspora, miscelando straordinariamente armonie jazz ed elettronica.
Il suo trio si fonde nel folclore come nel contemporaneo con la tromba di Fresu in modo assolutamente naturale.
L’Africa e la Santeria sullo sfondo o in primo piano ospitano l’incontro di questi quattro straordinari musicisti che si innalzano fino ai vertici di Davis: quello liricamente straziato e quello acido e aperto all'elettronica dell'ultimo periodo. [www.omarsosa.com] [www.paolofresu.it]
7 marzo 2011
CRISTINA BRANCO BAND
Formazione: Cristina Branco (voce); Ricardo Dias (accordion/piano); Bernardo Couto (chitarrra portoghese); Bernardo Moreira (basso doppio); Carlos Manuel Proença (chitarra classica).
Cristina Branco è una delle più affascinanti voci del fado portoghese che ha contribuito a rivitalizzare, combinando tradizione e innovazione. Nata nel 1972, Cristina è cresciuta nelle case del fado di Lisbona. Come tutte le giovani portoghesi cresciute dopo la rivoluzione del 1974 era interessata alla musica folk, jazz, blues, bossa nova ma non al fado, espressione del passato. Questo fino al suo diciottesimo compleanno quando suo nonno le regalò gli album Rara e Inédita di Amália Rodrigues. Immediatamente Cristina scopre tutte le emozioni che il fado suscita e le forti connessioni che genera tra voce, poesia e musica. Come altri giovani musicisti che negli anni novanta trovano nel fado una forma di espressione prediletta, Cristina Branco comincia a definire il suo percorso combinando rispetto per la tradizione e desiderio di innovazione.
Cristina Branco ha sviluppato un suo stile personale caratterizzato da alcune componenti primarie: un gruppo tradizionale (voce, chitarra portoghese, chitarra e basso), una voce chiara, calda ed esperta, una miscela di fado tradizionale, temi originali e canzoni popolari, con un’attenzione particolare nello scegliere sempre le parole dei migliori poeti portoghesi. [www.cristinabranco.com]
1 aprile 2011
ESPERANZA SPALDING CHAMBER MUSIC SOCIETY
Formazione: Esperanza Spalding (contrabbasso, voce); Leonardo Genovese (piano); Richard Barshay (batteria); Entcho Todorov (violino); Dave Eggar (violoncello); Hiroki Taguchi (viola); Leala Cyr (back up vocal).
Contrabbassista, cantante e compositrice, Esperanza Spalding non poteva essere battezzata con nome migliore. Con i suoi 24 anni questa ragazza prodigio è infatti una delle maggiori speranze del jazz internazionale.
Nata nel 1984, cresce in una casa e un quartiere multilingue di Portland, Oregon, tirata su soltanto dalla madre, una donna molto determinata che riesce ad educarla al meglio nonostante le ristrettezze economiche e una malattia che constringe la figlia a casa per lunghi periodi.
Già a 5 anni entra come violinista nella sua prima orchestra, la Società della Musica da Camera dell’Oregon, dove suona per dieci anni. Nel mentre scopre il contrabasso e tutte le strade che le apriva quello strumento, lontano dalla musica classica. A 16 anni lascia l’orchestra e si diploma in musica grazie a una borsa di studio all’Università statale di Portland.
Era la più giovane del suo corso. Poi approda al Berklee College, dove non solo si laurea, ma diventa insegnante di contrabbasso a soli 20 anni, la più giovane di sempre per il prestigioso college di Boston.
Intanto suona insieme a grandi musicisti come Stanley Clarke, Pat Metheny, Donald Harrison, Joe Lovano e la cantante Patti Austin. Nel 2008 pubblica il suo primo album che sta ricevendo grandi rescontri di critica e pubblico in tutto il mondo. [www.esperanzaspalding.com]
14 aprile 2011
LAWRENCE 'BUTCH' MORRIS & CATANIA JAZZ BAND
Originario della California, dove è nato nel 1947, Lawrence "Butch" Morris è una delle personalità di maggior spicco delle musiche d’oggi, grazie all’originalità di un pensiero musicale nel quale improvvisazione e composizione si fondono mirabilmente.
Per rappresentare il suo personale approccio alla materia sonora, Butch Morris ha coniato il termine di conduction, esplicativo di un modo di dirigere organici di ampie dimensioni nel quale la gestualità e i simbolismi ricoprono un ruolo determinante.
Affermatosi negli anni Settanta come specialista della cornetta, suonando accanto a David Murray, Arthur Blythe, Frank Lowe e altri, Morris ha elaborato e via via perfezionato il concetto di conduction a partire dalla metà del decennio successivo: in tutti questi anni ha diretto variegati ensemble formati da musicisti di disparata estrazione stilistica e provenienza geografica, accomunati dal desiderio di condividere esperienze musicali ogni volta uniche.
Per la tappa di Catania, Butch applicherà la sua "conduction" alla Catania Jazz Band, un ensemble creata appositamente per questo concerto con alcuni dei migliori musicisti jazz della piazza catanese. [www.conduction.us]
27 aprile 2011
OVERTONE QUARTET
Formazione: Dave Holland (contrabasso); Jason Moran (piano); Eric Harland (batteria); Chris Potter (sax).
Il premio Grammy Dave Holland incontra la nuova generazione di "maestri", Jason Moran, Chris Potter, e Eric Harland nell'Overtone Quartet – uno degli ensemble jazz più riusciti degli ultimi tempi, che riunisce su un unico palco un collettivo di virtuosi, legati dal rispetto condiviso per la libertà di sperimentare.
Tutti e 4 i musicisti sono degli acclamati veterani del jazz, acclamati dal pubblico e dalla critica, come testimoniato anche da All About Jazz che ha scritto "questo gruppo non ha leader, tutti funzionano bene come collettivo, uniti dall'obiettivo comune di sfidarsi a vicenda verso nuove e più ricercate composizioni ed esibizioni".
Sin dagli inizi con Miles Davis fino a questa acclamata band, il bassista Dave Holland è stato uno dei più celebrati musicisti nel jazz, The Boston Globe lo ha definito "un bassista magistrale, uno dei più sofisticati compositori e arrangiatori dell'universo jazz".
Jason Moran è stato invece definito da un innovatore dello stampo di Thelonious Monk, come "uno pianista molto dotato, sempre all'incessante ricerca di nuove sperimentazioni" (Los Angeles Times).
Il sassofonista Chris Potter può invece vantare una nomination al Grammy per la sua sconfinata creatività e il suo vibrante senso dello swing, che lo ha reso uno dei più acclamati suonatori di sax della sua generazione.
Eric Harland è al momento uno dei più ricercati e apprezzati batteristi jazz in circolazione, con all'attivo più di 30 album e di tour mondiali, specializzato anche nella partizione orchestrale della batteria. [www.overtonesquartet.com]