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Che cos'è l'abuso edilizio? (II) I tanti intendimenti della Regione Sicilia di un unico concetto

Legambiente accusa, la Regione si difende... Ma anche la Regione accusa...

28 giugno 2004

L'attenzione sempre più crescente di alcune associazioni e una maggiore presa di coscienza della stessa popolazione è servita, in questi ultimi anni, a sollevare problemi che già da parecchio tempo avrebbero dovuto trovare una soluzione.
L'osservatorio siciliano di Legambiente, sicuramente più forte di qualche anno addietro, non  perde occasione di denunciare le disastrose condizioni di alcuni luoghi né di puntare il dito sulla classe dirigente quando c'è ne bisogno.

L'ultimo attacco siciliano di Legambiente è stato rivolto al presidente della regione Salvatore Cuffaro che, accusato di fare una politica che incentiva l'abusivismo edilizio, ha così replicato: ''Mai pensato di incentivare l'abusivismo, il nostro operato va in tutt'altra direzione. A dimostrarlo - spiega Cuffaro - il fatto di aver dato come priorità del governo all'Assemblea la legge sul riordino delle coste, che al suo interno contiene anche una norma che prevede la rimozione automatica dei sindaci che consentono la realizzazione di immobili abusivi''. ''Per quanto riguarda la demolizione - spiega il governatore - ho detto che non è pensabile procedere ad abbattimenti indiscriminati, bisogna prima riallineare la legislazione siciliana con quella statale, per gli immobili realizzati prima dell'entrata in vigore della normativa nazionale''. ''Vorrei ricordare - aggiunge Cuffaro - che in Sicilia la legge è molto più restrittiva rispetto al resto d'Italia. Si tratta quindi di riportare l'equità consentendo che gli immobili realizzati in quel momento e che si trovano nella fascia compresa fra i trecento ed i centocinquanta metri vengano legalizzati, così come hanno già fatto tutte le altre regioni. Questo consentirà la realizzazione delle opere di urbanizzazione, dalle fogne ai giardini, e tutto ciò per evitare ulteriori scempi. Solo così si potrà fermare in maniera definitiva l'abusivismo ed è tutt'altro da quello che ha inteso Legambiente''.

Intanto l'allarme abusivismo in Sicilia, addirittura di nuove forme di abusivismo, viene lanciato anche dall'assessore regionale dei Beni Culturali Fabio Granata, che all'inizio di giugno ha  preannunciato l' istituzione di un numero verde antiabusivismo.
E' preoccupante, secondo il suo allarme, ''il proliferare di nuove costruzioni lungo le coste e non solo''. ''L'avevamo previsto. Il semplice annuncio del condono edilizio - commenta - determina nuovo abusivismo. Era questo il motivo per cui avevamo espresso come dipartimento dei beni culturali contrarietà sulla natura del provvedimento e perplessità sul suo recepimento automatico in Sicilia, con una semplice circolare''.
Granata ha già attivato ''tutti i servizi paesaggistici presso le nove soprintendenze provinciali per un supplemento di tutela attiva in questa fase delicata per il territorio ed il paesaggio siciliani''.

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28 giugno 2004
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