Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Continua lo psicodramma dell'estate siciliana

L'assessore Nelli Scilabra sul flop day del Piano giovani: "Che tipo di pressione avrei potuto manifestare io sulla dottoressa Corsello?"

04 settembre 2014

Ieri è andata in scena la seconda puntata dello psicodramma dell’estate siciliana che vede protagoniste l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, e l’ex direttore del dipartimento Formazione, Anna Rosa Corsello. Tema sviluppato davanti la commissione Lavoro dell'Ars, presieduta da Marcello Greco, il flop day e il Piano giovani.
L'assessore Scilabra ha depositato una controrelazione in replica al dossier consegnato alla commissione, martedi scorso, dalla Corsello (LEGGI).

"La dottoressa Corsello è responsabile di tutti gli adempimenti tecnici che riguardano il fallimento del piano giovani. E' stata lei che ha gestito tutti gli aspetti operativi e della governance, a me sono riconducibili solo responsabilità di indirizzo politico generale". Così Nelli Scilabra è tornata ad accusare l'ormai ex dirigente generale, nella relazione letta davanti alla commissione. L’assessore ha replicato punto per punto alle accuse che le aveva rivolto la Corsello davanti alla stessa commissione una settimana fa, quando la burocrate aveva parlato di "pressioni" e aveva sostenuto di esersi sentita costretta a intraprendere alcune scelte.

"Che tipo di pressione fisica o psichica avrei potuto manifestare sulla dottoressa Corsello io, che la dirigente chiamava 'giovane assessore', e di cui tutti voi conoscete il curriculum e il carattere?", ha affermato Sciladra, e ha sostenuto: "La verita è che la dirigente ha redatto piani e stipulato contratti senza sollevare alcuna obiezione né eccezione agli indirizzi di governance che sono ampiamente condivisi". "Non ho mai fatto pressioni su chicchessia, figuriamoci nei confronti di una dirigente come Anna Rosa Corsello con un pedigree burocratico importante. Non ho mai costretto l'ex dirigente a firmare atti, anche perché la gestione amministrativa era di sua competenza", ha aggiunto l'assessore. "Non corrisponde al vero - ha proseguito Scilabra - nemmeno la ricostruzione sulla presunta necessità di rivolgersi a Ett per la gestione del portale. Non sono mai comunque entrata negli aspetti tecnici legati al contratto con Ett, come tutti gli altri atti gestionali. A me interessava solo che la fase attuativa del Piano Giovani fosse efficace. E così non è stato". "Ebbene sì, questa vicenda è un'indelebile pagina di raro squallore. Non mi ha scandalizzato il fatto che un portale informatico potesse riscontrare dei problemi, sarebbe bastato accertare la responsabilità e risolvere il problema come ho legittimamente chiesto per ripartire, invece si è preferito sollevare un gran polverone e orchestrare una battaglia tra burocrazia, parte di questo Parlamento e il governo".

"Coloro che hanno sostenuto via via i diversi assessori alla formazione professionale che mi hanno proceduto - ha aggiunto - oggi chiedono la mia testa e minacciano una mozione di censura. Presentatela, depositatela e probabilmente avrete anche il sostegno di una parte del mio partito, quella che ha convocato organismi e vertici politici sul Click day e che non ha mai affrontato la questione morale e politica derivante dagli scandali della formazione professionale in Sicilia".
"Penso a quelle siciliane e quei siciliani che hanno visto gettare al vento 5 miliardi di euro negli ultimi 10 anni per una formazione professionale che è servita in larga parte a finanziare campagne elettorali, viaggi, escort e altre irreprensibili e leggendarie scorribande da parte del gruppo dirigente siciliano".

Rispondendo al neo capogruppo del M5S all'Ars, Valentina Zafarana, che in commissione Lavoro aveva chiesto chiarezza sul percorso del bando del Piano Giovani, definito "estremamente confusionario", l’assessore Scilabra ha detto: "Il ministero del Lavoro ci ha chiesto di revocare il bando su Piano e Garanzia giovani pubblicato il 18 agosto scorso dall'ex dirigente Corsello".
Il bando era stato pubblicato dall'ex dirigente del dipartimento Formazione dopo il flop del click day del 5 agosto scorso per i tirocini.

Ma, dopo le molte polemiche, la seduta si è conclusa con un nulla di fatto. Infatti, non è stata votata alcuna risoluzione. I deputati torneranno a riunirsi venerdì 12 settembre.
"Oggi, come volevasi dimostrare, in Commissione Lavoro, dopo tre ore di audizioni e dibattito sul piano giovani non si è pervenuti a nessuna soluzione, se non al tentativo di chiudere la vertenza, rimasta tutta irrisolta, con un atto di indirizzo che impegnava sul niente il governo regionale". Questo il commento del capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, a conclusione dei lavori della Commissione all’Ars. "Non ci ha convinto l’assessore Scilabra - ha continuato Falcone - che non ha offerto alcuna novità rispetto alle cose che sapevamo e che avevamo contestato". "Forza Italia - ha concluso il capogruppo azzurro - insiste, dunque, sulla revoca di tutti gli affidamenti diretti fatti dal governo Crocetta, e conferma l’avviso di sfratto all’Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale".

"Via la Scilabra". Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle ha messo nero su bianco la decisione anticipata qualche giorno fa di presentare una mozione di censura all'assessore. Cinque pagine fitte che ripercorrono i fallimenti del giovane esponente del governo Crocetta non solo sul versante del criticatissimo Piano Giovani, ma anche, e forse soprattutto, nel settore della Formazione professionale, letteralmente smantellato e con molti lavoratori ridotti quasi alla fame. L'atto è stato "caricato" nel sistema informatico dell'Ars già ieri sera.
Critiche dal Movimento 5 Stelle sono state mosse comunque anche all'assessore reggionale al Lavoro Giuseppe Bruno, le cui colpe sono giudicate minori solo perché arrivato da poco alla corte di Crocetta.

"Nel penoso campionato di scaricabarile e lancio degli stracci - affermano le deputate Gianina Ciancio e Valentina Zafarana - gli assessori, soprattutto la Scilabra, hanno dimostrato grande talento, non certo nel governo di un settore nevralgico come quello che sovraintende all'occupazione, ai tirocini e alle politiche del lavoro, che in una terra come la nostra non permette errori, specie se questi lasciano cicatrici evidentissime sula pelle dei giovani. Non può finire - continuano le deputate - a tarallucci e vino. Quando si hanno incarichi di un certo tipo non sono permessi sbagli così eclatanti, senza considerare che la Regione è stata pericolosamente esposta ad azioni risarcitorie in parecchie direzioni, che potrebbero pesare non poco sui già asfittici bilanci".
Da censurare per le deputate Cinquestelle anche il comportamento del presidente della commissione Greco, che non ha acconsentito ad aggiornare la seduta tra una settimana, per avere dal governo notizie precise sulla revoca o meno del bando del 18 agosto.
"La politica - afferma Zafarana - perde credibilità quando non prende impegni precisi. Qui i deputati sono tutti bravi a censurare l'indirizzo politico e a fare rilievi, quando però c'è  da prendere impegni precisi, ecco che il presidente per primo dà corda al governo in modo del tutto imparziale. Noi non ci stiamo".

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

04 settembre 2014
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia