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Dal prossimo Luglio il canone Rai sarà in bolletta

Il Consiglio di Stato ha dato il via libera al provvedimento del Mise

29 aprile 2016

Il Consiglio di Stato ha dato il via libera al provvedimento del ministero dello Sviluppo economico che riforma le modalità di pagamento dell'abbonamento Rai nella bolletta elettrica. I giudici amministrativi hanno firmato il provvedimento che accoglie il testo del governo.
A renderlo noto è stato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Spada, Franco Frattini, presidente della Sezione consultiva degli atti normativi del Consiglio.
"L'amministrazione ha accolto nella sostanza le nostre proposte, e, oggi c'è chiarezza", ha detto Frattini. Il Consiglio di Stato aveva infatti invitato nelle scorse settimane il Mise a rivedere il testo e, in attesa, aveva sospeso l'espressione del parere.

I punti su cui si erano concentrati i rilievi critici dei giudici amministrativi riguardavano soprattutto la mancata definizione di 'apparecchio televisivo' ai fini dell'applicazione del canone Rai e l'assenza di garanzie per la tutela della privacy. "Sul concetto di cosa sia un apparecchio televisivo è stata fatta chiarezza - ha spiegato Frattini - come c'è stata conferma da parte dell'amministrazione sul fatto che se ci sono più apparecchi il canone è comunque uno. E' stata introdotta anche la previsione che tutti i dati relativi ai cittadini devono essere trattati sulla base del codice della privacy".
Un altro aspetto che è stato chiarito riguarda il ruolo delle aziende elettriche concessionarie del canone. "La compensazione non solo è forfettaria ma è a valere sui fondi destinati all'Agenzia delle entrate - ha detto Frattini - si è tolto ogni dubbio sul fatto che l'aumento in bolletta fosse un pagamento dovuto alle aziende elettriche".

Al testo del parere favorevole del Consiglio di Stato è stato aggiunto un suggerimento, ha spiegato ancora Frattini, "quello di rendere ordinaria e ad ampio spettro la pubblicità di tutti i moduli, che i cittadini dovranno utilizzare, non solo nella fase iniziale, e che le istruzioni siano scritte con linguaggio chiaro e comprensibile". Un aspetto quest'ultimo, ha concluso Frattini, "compatibile con il parere favorevole. Non si tratta infatti di un vizio ma solo di un auspicio che l'amministrazione dovrebbe facilmente accogliere".

Dunque, ecco chi e come deve pagare il canone Rai nella bolletta elettrica
Con la Legge di stabilità 2016 il canone Rai è stato ridotto a 100 euro dai 113,50 precedenti. La tassa non sarà più pagata con il bollettino postale, ma verrà addebitata nella bolletta elettrica. La normativa ha introdotto la presunzione di detenzione dell'apparecchio tv nel caso in cui esista un'utenza elettrica nel luogo in cui una persona risiede.
LE RATE - Il pagamento con la bolletta avverrà in dieci rate mensili, da gennaio ad ottobre di ogni anno. Solo per il 2016 il primo addebito (di 60 euro) sarà effettuato dalla prima fattura successiva al primo luglio. Anche i residenti all'estero devono pagare il canone se detengono un'abitazione in Italia.

LA DOMANDA DI ESENZIONE - Per evitare l'addebito i titolari di un'utenza elettrica possono dichiarare che nell'abitazione non è presente un apparecchio tv, presentando una dichiarazione sostitutiva tramite il modello disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Il modello può essere utilizzato anche per segnalare che il canone è dovuto per l'utenza elettrica intestata ad un familiare. La scadenza è il 16 maggio sia per l'invio attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno che online sul sito dell'Agenzia delle entrate. Per utilizzare questa ultima opzione occorre registrarsi e richiedere il Pin.
LE SANZIONI - Per chi dichiara il falso, come stabilito dalla normativa sulle autocertificazioni, sono previste pene che possono arrivare a due anni di reclusione.

ESCLUSI SMARTPHONE E TABLET - Il ministero, su sollecitazione del Consiglio di Stato, ha chiarito che per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente o tramite decoder o sintonizzatore esterno. Non costituiscono quindi apparecchi televisivi i computer, gli smartphone e i tablet.
DISDETTA - Non è più prevista la disdetta dell'abbonamento richiedendo il suggellamento dell'apparecchio, occorrerà presentare ogni anno la dichiarazione di non detenzione.
L'ADDEBITO SULLA PENSIONE - Per poter pagare il canone TV direttamente con addebito sulla pensione è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell'anno precedente a quello cui si riferisce l'abbonamento. L'agevolazione riguarda tutti i cittadini con un reddito di pensione, percepito nell'anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro.
CANONE SPECIALE - In caso di possesso di apparecchi radio o TV nei locali della propria attività, il canone TV speciale, cioè per gli esercizi pubblici, continuerà ad essere pagato con le modalità tradizionali.

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29 aprile 2016
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