Dalla Procura di Siracusa un'altra operazione contro la pedofilia online. Coinvolti insospettabili professionisti
110 persone indagate e quattro persone arrestate: è questo il bilancio dell'operazione di contrasto alla pedofilia online e al turismo sessuale denominata ''Thai'' e coordinata dalla Procura di Siracusa, che ha disposto 116 perquisizioni in diverse regioni italiane. Gli arrestati sono un funzionario di banca di 62 anni di Imperia, un operaio di Varese e un cinquantenne metalmeccanico di Brescia. Fermato anche un professore universitario italiano di 55 anni: gli investigatori del Nit lo hanno preso all'aeroporto di Fiumicino, dopo essere sceso da un aereo proveniente da Bangkok con video pedo-pornografici girati in Thailandia. Il professionista era uno dei protagonisti delle riprese.
Tra le persone indagate ci sono, inoltre, insegnanti, sociologi e dirigenti di azienda: 16 sono residenti in Sicilia, 12 in Campania, 11 in Lombardia, 12 in Toscana, 11 in Emilia Romagna, 9 in Veneto, 6 in Liguria, 5 in Friuli, 5 in Calabria, 4 nel Lazio, 4 in Piemonte, 4 in Abruzzo, 4 nelle Marche, 2 in Puglia, 2 in Sardegna, 2 in Basilicata, e 1 in Trentino. Per loro sono ipotizzati i reati di divulgazione di materiale pedo-pornografico in associazione per delinquere
Altre indagini sono tutt'ora in corso in Thailandia per tentare di identificare i bambini coinvolti negli abusi, anche perché la competenza sull'inchiesta è della magistratura italiana, visto che la legge, per contrastare la pedo-pornografia, prevede che si può procedere anche se il reato è commesso all'estero.
Le indagini dell'operazione Thai sono state avviate dopo una denuncia dell'associazione Telefono Arcobaleno e del suo presidente Giovanni Arena. All'operazione hanno partecipano investigatori del Nucleo investigativo telematico della Procura aretusea e oltre 500 appartenenti a Carabinieri, Polizia postale e Guardia di finanza.