Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Di nuovo in piedi le tre colonne del Tempio G di Selinunte

Con un intervento di ripristino saranno ricollocate le colonne di uno dei templi più grandi dell'antichità

30 settembre 2022
Di nuovo in piedi le tre colonne del Tempio G di Selinunte
  • Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI

Ridare al Tempio G di Selinunte la sua maestosità. Recuperare la sua storia, riconsegnargli la sua posizione predominante.
È un progetto che passerà alla storia quello a cui si sta lavorando al parco archeologico siciliano, lo stesso che qualche mese addietro è riuscito a ridefinire la sua agorà, 33mila mq.

Il Tempio G del Parco archeologico di Selinunte

Enorme, come enormi erano le architetture: il Tempio G, che risale al V secolo a.C., è lungo ben 109 metri e largo 50; ciascuna colonna era alta oltre 16 metri e l'intero edificio raggiungeva circa i 30 metri. La costruzione durò alcuni decenni e i suoi elementi non vennero mai rifiniti, ma era completo nella sua struttura architettonica e in uso. Crollò probabilmente per eventi naturali (forse alcuni terremoti soprattutto in età medievale).

Parco archeologico di Selinunte, area del Tempio G

Su proposta dell'assessore dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà, il governo regionale uscente, con un finanziamento di 5 milioni di euro, già da tempo ha approvato il "Progetto di valorizzazione del parco archeologico di Selinunte", che prevede un grande intervento di studio e di restauro.

Parco archeologico di Selinunte, area del Tempio G

Entro fine anno la Regione Siciliana pubblicherà la gara per dare il via al grande cantiere, mirato ad acquisire nuovi dati e conoscenze sul tempio selinuntino, al restauro e ricomposizione di alcune parti, fra cui le tre gigantesche colonne del lato meridionale (di cui sono stati individuati con certezza gli elementi strutturali), che saranno ricollocate con i relativi capitelli. E sarà anche recuperato il "Fuso della Vecchia", la colonna restaurata nel 1832 dallo scultore Valerio Villareale su commissione del Duca di Serradifalco.

Parco archeologico di Selinunte, area del Tempio G

La ricomposizione del Tempio G era stata caldeggiata a suo tempo da Sebastiano Tusa nelle vesti di archeologo e sovrintendente del mare, prima di diventare assessore. Successivamente anche Vittorio Sgarbi, da assessore, aveva ipotizzato l'anastilosi del Tempio G: un affascinante crollo di un immenso monumento nell'antichità, diviene oggi un cantiere di studio parlante e aperto al pubblico, che potrà essere seguito da visitatori, studenti e ricercatori.

Ricostruzione in 3D del Tempio G, Parco archeologico di Selinunte

Da tempo stanno lavorando al progetto gli archeologi Valerio Massimo Manfredi (con all'attivo numerose pubblicazioni e docenze in Italia e all'estero), Oscar Mei (allievo di Mario Luni, è docente di Archeologia classica presso l'Università di Urbino, presidente del Centro studi vitruviani e direttore della missione  archeologica a Cirene), Claudio Parisi Presicce (attuale soprintendente dei Beni culturali di Roma Capitale e membro di numerose missioni archeologiche italiane e internazionali, fra cui la missione Malophoros a Selinunte); ma è in programma l'avvio di importanti collaborazioni scientifiche con le principali università siciliane e non solo.

Ricostruzione in 3D del Tempio G, Parco archeologico di Selinunte

Nella primavera dell'anno prossimo sarà organizzata una Giornata nazionale di studio, nel corso della quale saranno presentati al mondo scientifico i risultati delle ricerche svolte sul Tempio G e il progetto complessivo.
Ad oggi il progetto è alle indagini preliminari e alle scansioni tridimensionali del Tempio G, che permettono di ricostruire virtualmente l'identikit del monumento. Sono previste indagini archivistiche, bibliografiche, iconografiche, il rilievo fotogrammetrico e laser scanner 3D, la mappatura dei materiali con cui fu costruito.

Ricostruzione in 3D del Tempio G, Parco archeologico di Selinunte

Il progetto crescerà sotto gli occhi di tutti, studiosi e visitatori, perché si tratterà di un cantiere parlante, che permetterà di seguirne le fasi: verrà realizzato un corner multimediale e sarà proiettata, con un filmato, la ricostruzione virtuale del Tempio, spiegata anche attraverso un fumetto sulle tecniche di costruzione dei monumenti classici. In questi mesi è in corso al Parco di Selinunte la grande mostra "Ars Aedificandi" di MondoMostre che racconta i cantieri nell'antichità e ha riprodotto in scala 1:1 le principali macchine per erigere i templi.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

30 settembre 2022
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia