Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Dieci impiccagioni in un solo giorno e frustare per chi porta a passeggio il cane: è la ''folle'' giustizia iraniana

22 febbraio 2008

Mentre lo scorso dicembre ben centoquattro Stati del mondo hanno votato a favore della moratoria contro la pena di morte nel mondo, aprendosi ad una possibile discussione verso la totale abolizione della pena capitale (leggi), la ''giustizia assassina'' dell'Iran ha raggiunto misure che nemmeno la vergogna può definire e che forse solo qualche forma di follia potrebbe descrivere.
Dieci impiccati in un solo giorno. E' questo il drammatico bilancio delle esecuzioni capitali in Iran riferito nei giorni scorsi dall'agenzia di informazione Fars, vicina al presidente ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad. Sei uomini sono stati giustiziati nel carcere di Zanjan, nel nord-ovest del Paese, dopo essere stati condannati per una serie di rapine a gioiellerie nel bazar della città. Altri quattro, riconosciuti colpevoli di omicidio, sono saliti sul patibolo nel carcere di Evin a Teheran.

Queste ultime dieci impiccagioni portano ad almeno 48 il numero delle esecuzioni capitali dall'inizio dell'anno nella Repubblica islamica, dove la pena di morte è prevista per diversi reati, tra i quali l'omicidio, la rapina a mano armata, il traffico di droga, la violenza carnale, l'apostasia (l'abbandono formale della propria religione), l'adulterio e la "sodomia".
Nel 2007, secondo fonti di stampa, sono state 298 le esecuzioni capitali, un dato già in forte aumento rispetto alle 177 registrate da Amnesty International l'anno precedente. Molte sono state lo scorso anno le impiccagioni sulla pubblica piazza, ma con una decisione del 30 gennaio scorso il capo dell'apparato giudiziario, l'ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, ha ordinato di procedere di regola con le esecuzioni in carcere, salvo casi espressamente autorizzati da lui stesso.

La ''scellerata follia'' della giustizia iraniana non si ravvisa soltanto nelle esecuzioni capitali, ma anche nell'inflizione delle pene ''minori''. Ad esempio, clamoroso è il recente caso riguardante un settantenne condannato da un giudice islamico a quattro mesi di carcere e a trenta frustate per aver sceso in strada con il proprio cane. E' successo a Shahr Rey, un sobborgo di Teheran, dove l'uomo è stato sorpreso da una pattuglia della polizia con il cane al guinzaglio. Per l'anziano sono scattate immediatamente le manette con l'accusa ''turbamento dell'ordine pubblico''.
La condanna “esemplare” sembra voler gettare nel panico i proprietari di animali domestici, che malgrado i ripetuti avvertimenti della polizia continuano a sfidare le autorità uscendo da casa con i loro cani. Per l'Islam, il cane è un animale impuro, anche se il presidente Ahmadinejad ne ha acquistati recentemente quattro di razza tedesca, per la sua difesa, al prezzo di 110mila euro l'uno. Infatti i cani presidenziali hanno ottenuto una fatwa (un editto religioso), che legalizza la loro presenza in quanto ''servitori dello Stato''.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

22 febbraio 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia