E' mal di trasferta per il Palermo? Fuori casa i rosanero continuano a non vincere
L'allenatore Baldini ammette: ''Fuori casa non riusciamo a esprimerci''
Bari (4-4-2): Battistini, Brioschi, Doudou, De Rosa, Anaclerio, Collauto (34' st Valdes), Bellavista, Cordova (40' st Markic), Mora, Lipatin (29' st Lafortezza), Motta. (21 Spadavecchia, 2 Candrina, 3 Ingrosso,29 Enyinnaya). All: Pillon.
Palermo (3-4-2-1): Santoni, Conteh, Terlizzi (39' Nastase), Accardi, Ferri (1' st Vasari), Di Donato, Corini, Masiello, Gasbarroni (15 st Pepe), Zauli, Toni. (84 Comi, 3 Modesto 21 Codrea, 79 Soligo. All: Baldini.
Arbitro: Collina di Viareggio.
Reti: nel pt 29' Cordova su rigore, 35' Corini, 41' De Rosa.
Note: recupero: 2' e 5'. Angoli: 9-7 per il Bari. Ammoniti: De Rosa, Anaclerio, Ferri e Zauli per
gioco falloso, Masiello per comportamento non regolamentare, Vasari per simulazione.
Spettatori 16 mila, incasso 21.737.
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Se il Palermo andrà in serie A non sarà certo per i punti conquistati lontano dalla Favorita: dopo la sconfitta di Trieste, questa volta è il Bari a stoppare i rosanero, ammalati di mal di trasferta, con una prestazione brillante, un Cordova in giornata di grazia e soprattutto concedendo davvero poche occasioni a Toni e Zauli.
Pur con due assenze per parte (il Bari era privo di Pizzinat squalificato e Spinesi non convocato perchè sul mercato; il Palermo senza gli acciaccati Berti e Mutarelli) le due squadre hanno dato vita ad un incontro combattuto, giocato senza pause e con continui capovolgimenti di fronte. Decisiva è stata la scelta di Pillon di schierare nel ruolo di regista il cileno Cordova, che ha conferito al reparto un indispensabile tasso di creatività e imprevedibilità, segnando anche con precisione su calcio di rigore e impegnando severamente Santoni sempre su calcio piazzato.
In avvio il Palermo, con una manovra corale pungente, aveva schiacciato nella propria area il Bari mostrando di poter tenere in mano il pallino del gioco, ma la positiva parentesi è durata solo dieci minuti, giusto il tempo di far carburare il centrocampo barese. Proprio la tenuta del reparto centrale dei pugliesi è stata decisiva nel risultato finale: l'aggressività di Bellavista, Mora e Collauto ha costretto Corini e Di Donato a servire Toni e Zauli solo con i lanci lunghi, resi prontamente inoffensivi da De Rosa e Doudou.
Il calcio di rigore trasformato da Cordova (netto il fallo di mano di Accardi) ha dato fiducia ai pugliesi che, galvanizzati anche dal numeroso pubblico presente e nonostante il pari dei siciliani su punzione di Corini (complice il portiere Battistini), hanno fermamente creduto di poter fare risultato pieno. A cinque dal termine del primo tempo il Bari è ritornato in vantaggio con una incornata palo-gol del capitano De Rosa, ben servito da Cordova.
Nella ripresa Baldini ha provato subito a inserire Vasari al posto di Ferri per sfruttare i suoi inserimenti sulle fasce, e un quarto d' ora ha richiamato un poco incisivo Gasbarroni per schierare Pepe, ma la musica non è cambiata. Solo alla mezz' ora Zauli con una bella conclusione dal limite diretta all' angolo alto, ha costretto Battistini ad un volo miracoloso per deviare in angolo. Nel finale la difesa barese ha ben gestito il forcing degli attaccanti del Palermo e in contropiede i pugliesi avrebbero anche potuto chiudere la partita con Lafortezza, che ha sprecato l'occasione preferendo servire un compagno invece che calciare verso la porta difesa dal solo Santoni.
Baldini ammette: "Fuori casa non riusciamo a esprimerci"
C'è euforia nello spogliatoio barese. Se il presidente Matarrese ha complimenti per tutti, senza escludere Collina ("arbitraggio perfetto, siamo stati onorati della sua designazione"), l'allenatore Bepi Pillon ha ben chiari i protagonisti di questa importante vittoria: "Il merito va ai giocatori che hanno giocato davvero bene, anche e soprattutto per l'apporto del caloroso pubblico presente. Il tifo dagli spalti è stato determinante, perché i ragazzi hanno corso e lottato il doppio".
"Abbiamo perso ma il distacco dalla sesta in classifica resta di sette punti: questa è l'unica nota positiva. Del resto sapevo che fuori casa avevamo dei problemi ad esprimerci al meglio": l'analisi della sconfitta del tecnico Baldini è serena; il Palermo ha perso, non è più capolista, ma non ha compromesso certo la sua corsa verso la promozione. "Partite come questa - dice il tecnico dei rosanero - in casa le avremmo vinte facilmente. Invece oggi siamo stati puniti proprio su azioni nate da calci piazzati, sui quali avevamo studiato le contromosse in settimana".
Fonte: La Sicilia
Cosa è successo in serie B
Un girone perfetto, battendo anche la legge dei grandi numeri per cui "prima o poi perdono". L'Atalanta di Mandorlini passa a Salerno (3-1, doppietta del giovane Pazzini) e chiude il girone d'andata imbattuta. Ed è un'andata che vale quasi quanto un campionato intero, nel senso della lunghezza (23 partite) e nel senso che la promozione, 10 punti avanti alla sesta (Livorno), si può cominciare ad immaginarla.
Quasi in vetta c'è anche la Ternana, giunta a una lunghezza dall'Atalanta seguendo una strada diversa (cinque sconfitte, ma anche due vittorie in più) e ugualmente giusta: gli umbri non hanno problemi col Pescara (3-0, doppietta di Zampagna) e scavalcano il Palermo, che inciampa sul campo del Bari. Messina e Piacenza provano a raggiungere almeno la scia del trio di testa, ma non riescono a conservare il vantaggio contro Torino e Genoa. E peggio di loro fa il Livorno, sconfitto in casa dal Vicenza.
Rimane in zona A, la squadra di Mazzarri, ma da oggi sono di più quelle che ce l'hanno nel mirino. La Triestina su tutte, giunta alla quarta vittoria consecutiva (ne fa le spese il Venezia). Anche per il Treviso, che ha battuto e agganciato l'Ascoli, vale la stessa prospettiva. E lunedì sera, battendo l'Avellino nel posticipo, potrebbe condividerne la sorte il Catania.
Anche dal basso, in questa giornata finale dell'andata, sono arrivate vittorie che possono giustificare la speranza di un ritorno migliore. Pesa tanto la rete di Possanzini, che ha permesso all'Albinoleffe di battere il Napoli, e ancora di più forse valgono l'impresa del Vicenza a Livorno e il successo del Bari sul Palermo. All'ultima azione anche il Verona ha fatto un'iniezione da tre punti alla sua classifica, condannando il Como alla penultima piazza in solitudine. Anche per questo le sconfitte e le mancate vittorie di chi se la passa male, vedi Napoli, Como, Genoa e Venezia per gli esempi, assumono una faccia ancora più brutta. Somiglia a quella della loro classifica.
Fonte: Gazzetta.it