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E se si costruissero due nuovi inceneritori in Sicilia?

Gli impianti rientrano nello Sblocca Italia. Per il M5s è "blitz velenoso di Ferragosto" per gli italiani

12 agosto 2015

Dodici nuovi inceneritori in dieci regioni, due dei quali in Sicilia. Sono contenuti nel decreto Sblocca Italia, la cui bozza è stata inviata alle Regioni il 29 luglio, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano. Vanno ad aggiungersi ai 42 già in funzione e ai sei già autorizzati ma ancora in via di costruzione; verranno bruciate 2,5 milioni di tonnellate di spazzatura in più, +37% rispetto a oggi.
"Da Renzi arriva il blitz velenoso di Ferragosto per gli italiani - commenta il M5s -. Il decreto attuativo dell'articolo 35 dello Sblocca Italia spunta in piena estate e manda in fumo ambiente, salute, economia del riciclo e normative europee, proponendo di costruire 12 nuovi inceneritori e mettere un limite alla raccolta differenziata del 65%". Tutto questo, sottolineano i cinque stelle, "mentre papa Francesco nella sua enciclica invita alla riduzione e riciclo totale dei rifiuti attraverso l'adozione dell'economia circolare. Per favorire la costruzione di 12 inutili e costosissimi nuovi inceneritori, hanno ribaltato a loro piacimento le gerarchie europee sulla gestione dei rifiuti. Si sono inventati di sana pianta che l'incenerimento è primario e strategico in barba alla riduzione dei rifiuti, il recupero materia e la raccolta differenziata, e la Commissione Europea sta lavorando ad una modifica delle direttive rifiuti vuole sottrarre del tutto l'incenerimento dal calcolo del recupero energetico e si pone obiettivi di riciclo totale della materia. Denunceremo questa scelta scellerata in ogni sede istituzionale".

I rifiuti sono anche al centro di una disputa tra il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone e il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta.
"Il governo nazionale, con un intervento della Presidenza del consiglio dei ministri, proposto dal ministero dell'Ambiente ha attivato, in materia di rifiuti, la procedura di esercizio del potere sostitutivo sul governo regionale siciliano. Troppi ritardi, grave situazione igienico sanitaria e debiti alle stelle. Non si può più stare a guardare". Così ha scritto sul suo profilo Facebook Faraone. "Entro 30 giorni - spiega - si dovrà ridefinire la perimetrazione degli ambiti territoriali ottimali (Ato) e il numero andrà ridotto da 18 a 5 (isole comprese). Entro 120 giorni dalla nuova perimetrazione, gli Ato andranno resi operativi. Entro 60 giorni, andrà adeguata la legislazione regionale in materia di gestione dei rifiuti urbani e in particolare, andrà organizzato il servizio, scelta la forma di gestione, determinate le tariffe per i cittadini (per quanto di competenza) e criteri di affidamento della gestione e relativo controllo".
"Entro 60 giorni - continua Faraone - andrà approvato il piano regionale di gestione dei rifiuti. Se la Regione Sicilia non porterà a temine quanto stabilito nella diffida - aggiunge - il governo nominerà un Commissario per sbloccare questa situazione. Stiamo parlando di una regione, la Sicilia, ultima in Italia per la raccolta differenziata (appena al 9%). Stiamo parlando di discariche al collasso e di debiti che si sono sommati fino a sfiorare i 2 miliardi di euro".

La risposta di Crocetta è arrivata a stretto giro di posta. "Faraone poteva prima telefonare all'assessore ai Rifiuti Vania Contrafatto e non fare una nota su cose che non gli competono".
"Vedremo di coordinare le nostre norme con le indicazioni della Presidenza del Consiglio, il cui scopo è comunque quello di fare chiarezza e coincide con il nostro - ha detto l'assessore Contrafatto - Io prenderei il provvedimento come uno stimolo a fare bene e presto". L'assessore ha spiegato inoltre che la Regione finora ha rappresentato fin dallo scorso dicembre i problemi sulla gestione dei rifiuti al ministero dell'Ambiente "in un clima di collaborazione. Purtroppo dobbiamo rispettare dei tempi burocratici".
Il presidente Crocetta ha comunque assicurato: "Non consentiremo a nessuno di fare i termovalorizzatori. Li vuole Renzi? Ma il governo non è solo Renzi. Il piano sui rifiuti lo faremo noi".

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12 agosto 2015
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