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Entro la fine di giugno a Favignana un centro di recupero per le tartarughe marine

06 giugno 2011

Pescatori e ambientalisti uniti per difendere l’ambiente marino e istituire a Favignana un centro per il recupero delle tartarughe. E' il progetto che è stato presentato ieri al convegno di chiusura delle "Giornate del Mare", il festival della pesca sostenibile che si è svolto nell’isola. Una tavola rotonda, organizzata a Palazzo Florio, tra l'Agci Agrital Sicilia, Legambiente, Wwf, l’Area marina protetta delle Egadi e il sindaco del Comune di Favignana, Lucio Antinoro.
Il centro dovrebbe sorgere già a fine mese. "Il progetto è in dirittura d’arrivo – ha detto Stefano Donati, direttore dell’Amp delle Egadi – Dobbiamo solo definire la sede. Ci piacerebbe realizzarlo nei locali dell’ex Stabilimento Florio. Ne parleremo nei prossimi giorni con la Sovrintendenza".
Soddisfatto Giovanni Basciano, responsabile regionale dell’Agci Agrital, associazione che riunisce 2 mila cooperative di pescatori: "Con i nostri pescatori abbiamo già avviato un progetto sperimentale per ridurre l’impatto della pesca sulle tartarughe – ha detto – Abbiamo sostituito i vecchi ami con quelli di nuova generazione, gli ami circolari, e i risultati raggiunti sono incoraggianti. Questo è un primo passo. I prossimi li faremo insieme alle associazioni ambientaliste e saranno volti a una maggiore sensibilizzazione dei pescatori. Bastano pochi accorgimenti per ridurre l’impatto della pesca su specie ittiche a rischio come le tartarughe".
L’impegno dell’Agci Agrital per la pesca sostenibile non si ferma qui. Nel corso delle "Giornate del Mare", infatti, è stato presentato il progetto Fish Scale, volto alla promozione del consumo delle specie ittiche meno conosciute e utilizzate nel settore alimentare al fine di ridurre l’impatto su specie a rischio e sovrasfruttate come il tonno rosso. Un progetto condotto nell’ambito del programma Life dell’Unione europea e insieme a partner come l’acquario di Genova e Legambiente. "La nostra battaglia è quella di unire la difesa del mare a quella del settore ittico - dice Basciano - Per farlo è necessario innanzitutto migliorare la legislazione vigente, che impone divieti spesso paradossali. In secondo luogo, bisogna puntare su ricerca e innovazione, così da aumentare la sostenibilità delle attività di pesca. Infine, occorre lavorare sul fronte dei consumatori e della filiera alimentare, per promuovere il consumo del pesce pescato legalmente".

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06 giugno 2011
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