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Ferrovie Siciliane

Firmato l'accordo quadro tra Stato e Regione siciliana per la gestione dei rapporti con le Ferrovie

02 ottobre 2014

In Sicilia sarà la Regione e non più lo Stato a gestire i rapporti con le Ferrovie. Il definitivo via libera al trasferimento delle funzioni e delle competenze è avvenuto ieri mattina con la firma digitale dell'accordo di programma quadro. Il primo a firmare è stato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi, a seguire, nell'arco di qualche ora e telematicamente, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi e il ministro dell'Economia, Carlo Padoan.
L'accordo definitivo prevede che alla Regione verranno versati ogni anno circa 111 milioni di euro con i quali dovranno essere garantiti circa 9 milioni e mezzo di treni/Km compresi gli eventuali autobus/Km relativi ai servizi sostitutivi su gomma. "Ma soprattutto alla Regione spetterà la regia di tutto il sistema trasporti nell'Isola, da oggi ferrovie comprese - ha affermato Torrisi -. Saremo cioè noi governo regionale a scegliere in merito a qualità e quantità dei servizi da erogare per offrire finalmente ai siciliani il diritto a un trasporto pubblico più efficiente ed efficace. In quest'ottica abbiamo già previsto nell'ultima finanziaria regionale le somme necessarie per la riformulazione del piano regionale trasporti, rivisitazione che partirà da una interlocuzione costante con tutti i soggetti interessati al sistema trasporti siciliano, soggetti che convocheremo nei prossimi giorni".

Definito l'accordo di programma, il governo regionale pensa già al futuro. "Sentiremo nei prossimi giorni anche i responsabili di Trenitalia - ha aggiunto l'assessore alle Infrastrutture - con cui dovremo affrontare la stesura del contratto di servizio per il trasporto ferroviario".
Con la firma dell'accordo di programma si chiude una pagina che vede la Sicilia ultima regione nel trasferimento delle competenze. "Sono contento di avere rispettato il termine che mi ero prefissato per la chiusura dell'accordo - ha continuato Torrisi - e anche dell'interlocuzione con il governo centrale, proficua e spedita, d'altronde avevamo tutti interesse a chiudere al più presto visto che eravamo l'unica regione a non avere ancora compiuto questo passaggio. Ora inizia un lavoro capillare da parte del nostro assessorato che dovrà valutare quali tratte ferroviarie mantenere e quali sopprimere in un'ottica di scelte integrate tra gommato e rotaie al fine di rendere le tratte economicamente vantaggiose per tutti i comparti".

Secondo l’assessore il nuovo piano regionale trasporti non potrà prescindere anche da un altro atto di programmazione in dirittura d'arrivo e cioè il contratto istituzionale di sviluppo con l'Anas. "Uno strumento di programmazione da due miliardi di euro che chiuderemo con l'Anas in tempi brevi penso entro l'anno - prosegue ancora l'assessore - dove il governo regionale opererà delle scelte strategiche che cambieranno il volto dei trasporti in Sicilia, in primis la sicurezza stradale ma anche percorsi più veloci per ottimizzare i collegamenti con i nostri centri economici nevralgici".
Tra le opere che verranno messe in cantiere il collegamento A19-Licodia Eubea in territorio di Caltagirone, il potenziamento della Trapani-Mazara del Vallo, un corposo intervento nella Palermo Agrigento nel tratto Bolognetta bivio Manganaro, il secondo tratto della Agrigento-Caltanissetta e infine la Bronte-Adrano. "Ma inseriremo anche - prosegue Torrisi - alcuni tratti della nord-sud, la strada che collegherà Santo Stefano di Camastra e Gela, un impegno preciso che ho ribadito nel corso di una recente riunione con i sindaci di Leonforte e Nicosia".

Soddisfazione per l'accordo è stata espressa dal Comitato dei Pendolari Siciliani, da sempre attenta sentinella e sempre pronto a denunciare l’inaccettabile situazione in cui versa da troppo tempo il trasporto ferroviario in Sicilia. "Finalmente in Sicilia sarà la Regione e non più lo Stato a gestire il trasporto ferroviario" ha commentato Giosuè Malaponti, presidente del comitato. "L'accordo prevede il versamento alla Regione di circa 111 milioni di euro l'anno con i quali dovrà garantire circa 9 milioni e mezzo di km/treno. Ci saranno tratte tagliate purtroppo. I km/treno sono crollati drasticamente rispetto a qualche anno fa. Urge una totale sinergia con il gommato".

Per il comitato dei pendolari "c'è bisogno di un trasporto pubblico più efficiente ed efficace. Non è più prorogabile la piena riformulazione del Piano regionale dei Trasporti. Chiediamo la sottoscrizione immediata ma ragionata del contratto di servizio che dovrà essere lo strumento per conseguire, tra l’altro, il miglioramento del servizio di trasporto ferroviario ed il suo adeguamento alle reali esigenze dell’utenza. Tutto ciò in termini di: 1) valorizzazione del ruolo dei servizi ferroviari da offrire; 2) incremento del livello quantitativo dei servizi; 3) incremento qualitativo e quantitativo dell’informazione sui servizi resi all’utenza".
La nota del comitato chiude con un plauso all’assessore regionale ai trasporti Nico Torrisi, "al quale chiediamo di essere al suo fianco per consigliarlo sulle scelte da attuare per rendere in Sicilia il trasporto ferroviario più efficiente ed efficace e più a misura di pendolare, vista la nostra esperienza".

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02 ottobre 2014
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