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Gettonopoli!

Perché fatta la legge, scoperto l'inganno. Indagini delle procure anche nei comuni di Messina e Siracusa

12 marzo 2015

Tutto è cominciato lo scorso dicembre, quando la procura di Agrigento scoprì che i consiglieri comunali della città dei Templi avevano riunito 1.133 volte le commissioni nel solo 2014, senza apparente motivo se non quello di incassare i gettoni di presenza, costati 285 mila euro.
Vergogna, indignazione, popolo in piazza! Dimissioni di massa e si ricomincia daccapo. Insomma, circostanza sicuramente spiacevole ma da utilizzare come lezione. Per tutti.
Quindi in Sicilia si è imparato qualcosa? MA QUANDO MAI!

Oggi nel mirino di altre due procure sono entrati i Comuni di Messina e Siracusa, per ragioni analoghe a quelle di Agrigento. E se quello delle 1.133 sedute sembrava un record, all'ombra della fonte Aretusa le convocazioni sono state 1.201, stracciando il precedente primato. E non è detto che il nuovo resista: non si conoscono, infatti, i numeri delle sedute di Messina, ma la somma sì: 900 mila euro in gettoni nel 2014.
Gli investigatori ieri mattina hanno acquisito i verbali e gli atti della Ragioneria sia nella città dello Stretto che a Siracusa.

A Messina pare che alcuni consiglieri si presentassero, irritualmente, alle sedute dell'organismo consiliare già in prima convocazione, quando si dà per scontato il mancato raggiungimento del numero legale. Firmavano sul registro la loro presenza e andavano via; poi passavano all'incasso.
Della vicenda parlò tempo fa in aula il capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso, Lucy Fenech, la quale aveva chiesto il rispetto del regolamento che prevede il pagamento del gettone non solo per la presenza fisica in commissione, ma quando l'organismo svolge effettivamente la seduta.
Quella di Messina, a prima vista, è una variazione sul tema del fenomeno subito ribattezzato "gettonopoli"; negli altri due Comuni accadeva tutto in termini di regolamento: commissioni effettivamente convocate e svolte, ma spesso su temi che qualcuno ha definito "di fantasia".

Le cattive abitudini dei consiglieri sarebbero complessivamente costate ai tre Comuni poco meno di due milioni, e si tratta di enti che non navigano nell'oro: Messina e Agrigento sono stati sul punto di dover dichiarare il dissesto finanziario e la città di Pirandello, che a primavera andrà al voto, da 9 mesi è senza sindaco dopo le dimissioni di Marco Zambuto per una condanna in primo grado per un'accusa dalla quale è stato poi assolto.
A Siracusa, l’altro ieri, un gruppo di cittadini ha fatto un sit-in di protesta davanti alla sede del municipio, aggredendo verbalmente i consiglieri.
A Messina, dove l'amministrazione fa salti mortali per assicurare i servizi minimi, la notizia dell'indagine segue di un solo giorno la non singolar tenzone che ha contrapposto la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile e i vigili urbani. Il motivo? Una multa per aver parcheggiato negli stalli per disabili. Tra lei e il comandante della polizia municipale sono volate parole grosse durante una conversazione, registrata, che potrebbe finire in procura...

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12 marzo 2015
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