Gli albergatori di Agrigento chiudono volontariamente
Le strutture ricettive di agrigentine, seppur non tenute a farlo da decreto, hanno deciso di chiudere i battenti
Alberghi e Hotel non sono nella lista delle attività obbligati alla chiusura dell'ultimo decreto governativo dell'11 marzo, nonostante ciò, gli albergatori agrigentini, spinti dal grande senso di responsabilità e nel rispetto della sicurezza per la salute pubblica, hanno deciso di chiudere le attività.
È quanto si legge in una nota congiunta a firma di Confcommercio, Confesercenti, CNA e Consorzio turistico.
"La decisione - si legge nella nota - seppur intrisa di disagio e sofferenza, è frutto della consapevolezza che ciascuno di noi, in questo particolare momento di emergenza per il territorio, è chiamato a dare il proprio contributo per provare a contrastare e contenere la diffusione del coronavirus. L'ultimo decreto accompagnato dall'appello del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte di restare a casa, impone alle nostre coscienze di cittadini prima e di imprenditori dopo, di assumere comportamenti adeguati al difficile momento. Per mettere in sicurezza l'economia occorre prima mettere in sicurezza la salute".
È comunque giusto ricordare che l’emergenza coronavirus ha messo a durissima prova il settore alberghiero ben prima di qualsiasi decreto, risultando, assieme a quello del turismo, il più colpito. La stagione turistica primaverile e in parte anche quella estiva (LEGGI) sono compromesse, e tenere aperte le strutture, sostanzialmente vuote, significherebbe far fronte ad una spesa insostenibile.