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Guizzo... pardon, 'Aretusa', il raro esemplare di tartaruga verde è tornata libera a nuotare

Liberata nell'Area Marina protetta del Plemmirio, a Siracusa

03 ottobre 2005

''Aretusa'', l'esemplare della rara specie di Tartaruga verde resa famosa dal film Disney ''Alla ricerca di Nemo'', è stata liberata nell'Area Marina protetta del Plemmirio, a Siracusa. La tartaruga era stata salvata all'ultimo momento il 17 luglio, nei pressi del Lido Venere della Playa di Catania, grazie all'intervento del vigile urbano Lello Caserta che l'aveva avvistata in superficie mentre quasi non riusciva più a nuotare.
La giovane tartaruga, dopo aver ingerito un sacchetto di plastica insieme alle alghe - che rappresentano il suo principale nutrimento -, aveva rischiato di morire. I primi soccorsi sono arrivati grazie all'intervento della Capitaneria di porto: è stata poi trasferita nel Centro di primo soccorso del Fondo siciliano per la natura, a Catania, e successivamente a Comiso, dove c'è un centro più specializzato.

''La Tartaruga marina è una specie minacciata di estinzione, protetta dalla convezione internazionale Cites e un indicatore biologico dello stato di salute del mare - sottolinea Gianni Insacco del Fondo siciliano per la natura - purtroppo in questi ultimi anni bisogna prendere atto di un dato allarmante circa la consistenza della popolazione mediterranea della specie Caretta caretta''. Diverse sono state le segnalazioni di tartarughe rinvenute morte: quasi sempre esemplari giovani. La maggior parte perde la vita a causa dell'ingestione di corpi estranei (ami, lenze, plastica, polistirolo).
Ma Aretusa, almeno lei, ce l'ha fatta, che ha ripreso il mare insieme ad altre quattordici tartarughe marine, appartenenti alla più comune specie Caretta-caretta.

Aretusa quindi, è destinata a diventare ''ambasciatrice del Mare Nostrum in tutto il mondo'', ha detto il direttore dell'area marina protetta siracusana, Vincenzo Incontro. La tartaruga, che deve il suo nome alla Ninfa trasformata in fonte da Diana proprio nei pressi del porto grande di Siracusa, è identica in tutto e per tutto agli esemplari presenti nelle coloratissime acque di Nemo: tra loro Guizzo e Scorza, che nella pellicola aiutano il papà del pesciolino nella ricerca del figlio.
La Tartaruga Verde (Chelonia mydas) è rara, nel Mediterraneo centrale. Ecco perché Aretusa è stata scelta come mascotte dell'area marina protetta del Plemmirio. ''Le tartarughe marine rappresentano un simbolo del mare pulito e del rispetto della biodiversità - dice Vincenzo Incontro -. Quando abbiamo visto la Tartaruga Verde ci è sembrata subito simile a Guizzo, la piccola tartaruga amica del papà di Nemo. L'idea di darle la libertà nelle acque del Plemmirio ci ha dato una grande soddisfazione, è un po' come se diventasse un simbolo della volontà di preservare la salute del mare e del suo ecosistema''.

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03 ottobre 2005
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