I Cantieri culturali alla Zisa cambiano nome…
Nuova intitolazione per il polo culturale che adesso si chiama "Cantieri culturali Ducrot"
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I Cantieri culturali alla Zisa di Palermo cambiano nome: adesso si chiamano ufficialmente "Cantieri culturali Ducrot", in memoria dell'imprenditore che in via Paolo Gili diede vita alle sue Officine per la fabbricazione di mobili.
A darne notizia, dopo il parere positivo della Commissione Toponomastica (organo consultivo del Comune), è stato l'assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella, durante una conferenza stampa a Villa Igiea - che tra i suoi pregiati arredi ancora conserva mobili realizzati proprio nelle storiche Officine Ducrot.
Quelli che tutti chiamano comunemente Cantieri culturali alla Zisa sorgono, in buona parte, nei padiglioni di quelle che un tempo furono le "Officine Ducrot", mobilificio e realtà imprenditoriale che ha contribuito a scrivere l'epoca d'oro della Palermo ad inizio '900.
La storia prende il via qualche anno prima: sul finire dell'800 abitava a Palermo Carlo Golia, un imprenditore che aveva una fabbrica di specchi e commerciava articoli di lusso. Fatale fu l'incontro con Maria Roche, una fascinosa donna di origine francese rimasta vedova mentre era in dolce attesa. Il bimbo di Maria si chiamò Vittorio, come il padre Victor Ducrot, un ingegnere ferroviario che lavorava a Malta. Palermo era un buon mercato a quel tempo - siamo nell'età della Bella Epoque dei Florio - e Golia ampliò la sua impresa, iniziando la fabbricazione di mobili.
L'Esposizione Nazionale del 1892 fu il campo da gioco su cui l'imprenditore consolidò il proprio impero, iniziando al tempo stesso una collaborazione ed un'amicizia con gli architetti Giovan Battista ed Ernesto Basile, espressione dell'arte Liberty in città. La svolta nella produzione della fabbrica di Carlo Golia si ebbe quando il figlio adottivo Vittorio, siamo intorno al 1902, si affiancò al padre e poi, alla sua scomparsa, divenne il capitano dell'azienda, a cui cambiò il nome.
La fabbrica cominciò a produrre mobili di altissima qualità che andarono ad arredare i luoghi più belli e importanti anche in scala nazionale. Tra questi, come anticipato sopra, il Grand Hotel Villa Igiea, il Grand Hotel delle Palme in città e Montecitorio.
Il 16 luglio 1995, il Comune di Palermo acquistò quel che restava della fabbrica Ducrot, cominciando una lenta trasformazione con l'introduzione di attività culturali che, con alti e bassi, ha portato alla realtà attuale e a quelli che fino a ieri abbiamo chiamato "Cantieri culturali alla Zisa".