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I Forestali nei parchi archeologici siciliani

L'idea di Rosario Crocetta contro l'incuria in cui versano molti beni culturali della Regione

27 aprile 2016

AGGIORNAMENTO - Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, dopo aver convocato i responsabili dei dipartimenti dei Beni culturali e dell'Agricoltura, per affrontare il problema della manutenzione straordinaria del verde nei parchi archeologici, ha assunto la decisione di intervenire immediatamente in tutti i siti mediante l'utilizzo dei forestali. "Il piano - ha detto il presidente - prevede immediati interventi in tutte le aree interessate per tutto il mese di maggio, salvo necessità ulteriori. Si sta vagliando inoltre la possibilità – ha concluso Crocetta - di inviare personale Asu in distacco permanente presso tutti i parchi archeologici della Sicilia".

"Mi indigno quando apprendo che i parchi archeologici, come quello di Siracusa, sono invasi dalle sterpaglie. Invece di lamentarsi per la mancanza di fondi, i responsabili chiedano al dipartimento beni culturali l'invio dei forestali". Questa l’idea del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta che, per sottolineare la serietà della sua pensata, ha annunciato: "Informerò presto il dipartimento. Farò una circolare ad hoc. Abbiamo 24 mila forestali, altro che assenza di fondi".

Qualche giorno fa c'era il via libera alle graduatorie dei forestali. Tramite questi elenchi, seguendo l'ordine degli iscritti, la Regione provvederà alla firma dei contratti di lavoro a tempo determinato dei 24 mila operai.
L’idea di Crocetta piace all'assessorato ai Beni culturali, guidato da Carlo Vermiglio: "Sposiamo in toto le parole del governatore - ha fatto sapere l'assessore -. I forestali possono benissimo occuparsi di ripulire dalle sterpaglie i siti archeologici".
Sui fondi da utilizzare non ci sono ancora notizie certe. "È probabile che vengano usate risorse dell'assessorato all'Agricoltura, trattandosi di forestali, ma è una questione secondaria. L'importante è che si mettano in campo le forze che la Regione possiede già per migliorare il patrimonio culturale e archeologico della Sicilia".

A rilanciare la possibilità di rivalutare il ruolo del personale della forestale all'interno dell'organigramma regionale è anche Gaetano Guarino, funzionario del relativo dipartimento. "Sono almeno 14mila le unità con la qualifica di bracciante - spiega - e pensare a un loro impiego per tutto ciò che riguarda la pulitura e il recupero di luoghi, che non siano soltanto boschi, è logico. Una legge del 1996, peraltro, prevede anche per i Comuni di stipulare convenzioni con i forestali per la gestione di parchi e ville"

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27 aprile 2016
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