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I parrucchieri così non possono farcela…

La Cna Sicilia contesta il nuovo Dpcm: "I parrucchieri devono riaprire prima". Probabilmente il governatore siciliano chiederà qualche deroga al governo nazionale

28 aprile 2020
I parrucchieri così non possono farcela…

I parrucchieri, i barbieri, i centri estetici sono chiusi ormai da tre mesi. Una categoria praticamente in ginocchio che non può più aspettare. Ed è per questo che il settore "Benessere e Sanità" della Cna Sicilia contesta il nuovo decreto del presidente del consiglio, con il quale rinvia al primo giugno la riapertura delle attività di categoria.

"Facendoci carico della rabbia e del disagio della categoria - afferma il coordinatore del comparto di Cna Sicilia, Francesco Cuccia - ci siamo subito mossi. Nelle prossime ore è stata convocata una seduta di presidenza Cna Benessere e Sanità, sia in ambito regionale che nazionale. Faremo il punto della situazione e porteremo sul tavolo le legittime richieste".

I parrucchieri, i barbieri, i centri estetici sono chiusi ormai da tre mesi. Una categoria praticamente in ginocchio che non può più aspettare...

"Ma non solo - annunciano i vertici regionali della Confederazione - chiederemo con forza, attraverso un accorato appello alle istituzioni politiche della Regione, con in testa il presidente Musumeci, che la Sicilia, facendo leva sul fatto che la parabola del contagio sia ormai vicina allo zero, rivendichi una diversa programmazione della ripresa delle attività in modo da consentire ad acconciatori e centri estetici, e aggiungiamo noi anche bar e ristoranti, una riapertura più ravvicinata nell'ambito della calendarizzazione dell'avvio della fase 2".

Un settore in ginocchio, che è stato uno dei primi a chiudere i battenti, alle prese con un notevole danno economico e con l'insidia dell'avanzata e diffusione dell'esercizio abusivo della professione...

"Stiamo parlando - ricorda ancora la Cna - di un settore in ginocchio, che è stato uno dei primi a chiudere i battenti, alle prese con un notevole danno economico e con l'insidia dell'avanzata e diffusione dell'esercizio abusivo della professione. Rispetto a questo fenomeno chiediamo che le autorità competenti intensifichino i controlli per arginare questa pratica illegale, che, lo ribadiamo, non è solo una questione di concorrenza sleale".

E dalla Regione Siciliana, stando ad alcuni rumors, verranno richieste al governo Conte alcune deroghe alle riaperture delle attività produttive previste dal 5 maggio, non escludendo qualche forzatura. Un allargamento delle maglie che consenta un maggiore numero di riaperture, e in particolare quelle per parrucchieri e barbieri, con l'obbligo della prenotazione però e dell'uso delle mascherine.

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28 aprile 2020
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