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Il Castello di Calatubo ad Alcamo, un Luogo del Cuore salvato dalla totale incuria

Concluso l'intervento di consolidamento delle antiche strutture murarie del castello

22 novembre 2019
Il Castello di Calatubo ad Alcamo, un Luogo del Cuore salvato dalla totale incuria

Sono stati presentati nei giorni scorsi i lavori di consolidamento, appena conclusi, delle antiche strutture murarie del Castello di Calatubo ad Alcamo (TP), che ha beneficiato di un contributo di 30.000 euro stanziato da FAI - Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo nell'ambito della 7a edizione de "I Luoghi del Cuore", il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, in cui il bene si è aggiudicato il terzo posto nella classifica nazionale con 71.967 voti.

 Castello di Calatubo ad Alcamo

Il Castello di Calatubo si erge isolato nella campagna fuori Alcamo, tra campi coltivati, su uno sperone roccioso rivolto da un lato all'entroterra e dall'altro al mare. Si tratta di un grande complesso architettonico che ha attraversato diverse epoche storiche e che si fa risalire al X-XI secolo, anche se è difficile stabilire con esattezza l'impianto originario: costruito su un terreno abitato sin dal VII secolo a.C., nel 1093 venne incluso nella nuova Diocesi di Mazara e nel Medioevo divenne una robusta fortezza a controllo di un vasto territorio, finché all'epoca di Federico II fu trasformato in masseria feudale.

 Castello di Calatubo ad Alcamo

Il castello fu utilizzato fino agli anni ‘60 del Novecento, per essere poi abbandonato e trasformato in ovile. Il degrado causato dal pascolo degli animali, il terremoto del Belice del 1968 e l'assenza prolungata di interventi, hanno portato al crollo dei solai e di numerose murature. A ciò si è aggiunta l'opera degli scavatori di frodo, interessati ai reperti archeologici che venivano alla luce nella vicina necropoli del VII secolo a.C. Acquistato nel 2006 dal Comune di Alcamo dai precedenti proprietari privati, il bene è oggi ridotto in stato di rudere.

Le condizioni del Castello di Calatubo prima degli interventi del FAI

In occasione del censimento "I Luoghi del Cuore" 2014, grazie all'impegno dell'Associazione "Salviamo il Castello di Calatubo" - fondata al fine di recuperare questo importante sito frutto di numerose stratificazioni che hanno attraversato oltre dieci secoli di storia - sono stati raccolti oltre settantamila voti a favore del bene.

Un risultato straordinario, che ha permesso al castello di accedere ai 30.000 euro assegnati da FAI e Intesa Sanpaolo in virtù del suo posizionamento sul terzo gradino del podio. Gran parte del contributo "I Luoghi del Cuore" è stata destinata, nel 2017, alla messa in sicurezza dell'ingresso e della prima corte su cui prospetta la chiesetta che si trova all'interno del complesso, realizzata grazie a puntuali microconsolidamenti che hanno reso possibile l'accesso al castello.

Salviamo il Castello di Calatubo

Queste azioni hanno permesso di bloccare il degrado, che avanza rapidamente con costanti microcrolli, assicurando in tal modo la conservazione della struttura monumentale fino a oggi interessata da fenomeni di dissesto che rischiavano di compromettere l'integrità del sito. 

A seguire, nel 2019 la restante parte del contributo "I Luoghi del Cuore" - insieme a ulteriori fondi stanziati dal Comune di Alcamo per un totale di 24.027,98 euro - è stato utilizzata per completare i lavori di messa in sicurezza e prevenzione del sito, riguardanti il fronte occidentale e la sistemazione della copertura della chiesetta. Inoltre con i fondi del Bilancio Partecipato Comunale sono stati acquistati alcuni apparecchi di illuminazione, con l'intento di valorizzare ulteriormente il bene.

 Castello di Calatubo ad Alcamo

L'intervento reso possibile da FAI e Intesa Sanpaolo ha quindi permesso di dare una risposta concreta, seppur propedeutica a più ampie azioni di recupero, alle decine di migliaia di cittadini che hanno votato con passione e impegno questo "Luogo del Cuore". Si tratta infatti di un primo fondamentale passo per aprire alle visite un'area significativa del complesso e l'auspicio ora è quello di poter attrarre altri fondi per programmare il restauro completo del castello - stimato in oltre 5 milioni di euro - e pianificare future azioni di valorizzazione.

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22 novembre 2019
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