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Il Governo è pronto ad aiutare la Sicilia...

Il sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio ha incontrato la giunta Crocetta: "Pronti a collaborare ma devono partire le riforme"

17 gennaio 2015

E’ stato un lungo e dettagliato confronto quello che siè tenuto ieri a Palermo tra governi regionale e nazionale, alla presenza di tutti gli assessori, del presidente Rosario Crocetta e del sottosegretario Graziano Delrio accompagnato dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone.
Il presidente della Regione ha rappresentato a Delrio il grande lavoro di spending review già fatto, i risultati sulla certificazione della spesa europea e un quadro sintetico dei grandi progetti di riforma che si vogliono incardinare già nella prossima finanziaria: città metropolitane, riforma del pubblico impiego e del settore forestazione, partecipate, valorizzazione del demanio marittimo, riforma Iacp, operazioni sul patrimonio, riduzione dell'evasione, prepensionamenti e il riassetto della dirigenza.
Tale piano verrà dettagliato nel corso della prossima settimana e costituirà la base per un confronto con il governo nazionale, analogamente a quanto avviene tra governo nazionale ed Europa. Dovrebbero incardinarsi una serie di riforme che trovano fondamenta all'interno dello Statuto della Regione, come trasferimento di funzioni e competenze da parte dello Stato, che dal '46 non sono mai state rispettate.

Il sottosegretario Delrio ha espresso parole di apprezzamento per il grande lavoro fatto in Sicilia affermando che questo costituisce la base di una attenzione nuova da parte del governo nazionale nei confronti della Sicilia.
"Da parte nostra c'è la collaborazione con la Regione siciliana, ma a delle condizioni: abbiamo chiesto una serie di misure, è chiaro che devono funzionare le partecipate, i servizi, ma anche tutte le cose che un ente ha come responsabilità, a fronte di riforme, come si fa per il Paese", ha detto Delrio durante l'incontro a Palazzo d'Orleans. "Se si fanno le riforme e si cambiano le cose, poi si ottengono anche le possibilità per investire - ha aggiunto - La Sicilia ha grandi possibilità per il futuro e per il presente. Ci sono miliardi da spendere per il 2015. Noi siamo per il lavoro comune, nel caso in cui sia necessario".

Ai cronisti che gli hanno chiesto se l'arrivo da Roma di Alessandro Baccei per guidare l'assessorato all'Economia sia stato di fatto un commissariamento, il sottosegretario ha risposto: "Tutte fantasie, è stato scelto dalla Regione. Chi mi conosce sa che sono un autonomista convinto, credo che l'autonomia sia responsabilità e attenzione a usare bene i soldi dei cittadini e a fornire servizi".

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17 gennaio 2015
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