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Il mare di Gela restituisce nuovi reperti archeologici

Il sito, già noto per il ritrovamento del relitto navale greco più antico di tutta la Sicilia, oggi restituisce altri reperti

19 novembre 2020
Il mare di Gela restituisce nuovi reperti archeologici
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Il mare di Gela, città della Sicilia meridionale dalla storia antichissima, continua a rivelarsi uno scrigno di straordinari tesori archeologici. Ancora una volta i rinvenimenti arrivano dalla contrada "Bulala" dove gli operatori della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana hanno portato in luce preziosi reperti del periodo greco.

Relitto "Gela 2"

Il sito, già noto per la presenza del relitto "Gela 2" ancora da investigare, oggi restituisce altri reperti che lo collocano sempre più fermamente nell'ambito cronologico del VI secolo a.C. Tra gli oggetti recuperati un kotyle e uno skyphos, tipiche coppe greche da bevanda con due anse orizzontali: l'una con vasca bassa, l'altra profonda, entrambe acrome (non colorate).

Altro reperto è un frammento architettonico in pietra costituito da una base quadrata su cui si imposta una piccola colonna a base circolare, lacunosa nella parte superiore. Lo stato di conservazione al momento non consente di dire altro, tranne che le piccole dimensioni potrebbero riferirsi ad una statuetta di bordo, proprietà personale di un membro dell'equipaggio.

La missione di ricerca è stata coordinata da Stefano Vinciguerra, responsabile Gruppo subacqueo della Soprintendenza del Mare che, nei giorni scorsi, approfittando delle buone condizioni di visibilità del mare si è recato nell'area di Gela, in località "Bulala", per la documentazione fotografica e il rilievo tridimensionale di un carro armato sommerso che, però, è risultato coperto da almeno un metro di sabbia, che ha vanificato l'impresa.

"Grazie alla segnalazione del nostro referente, il sub gelese Franco Cassarino - dice la Soprintendente del Mare Valeria Li Vigni -, siamo pervenuti in questi giorni al ritrovamento di interessanti reperti recuperati che erano nascosti nei fondali. Questo mentre continua il lavoro di ricerca relativamente al relitto "Gela 2", il relitto navale greco più antico di tutta la Sicilia, con uno scavo sistematico, finanziato con risorse del PON-Fondi per la Sicilia".

Sebastiano Tusa

Sulla scoperta della nave greca il Soprintendente del Mare, Sebastiano Tusa, aveva dichiarato che "questi beni dimostrano come l'area di contrada Bulala sia ricca di giacimenti archeologici" e che ci troviamo di fronte a "tasselli di storia dai quali emerge una Gela ricca, una città da cui transitava mercanzia pregiata" tanto da ipotizzare che, con molta probabilità, nell'attuale località di Bulala ci fosse lo scalo marittimo dell'antica Gela: uno fra i primi insediamenti greci in Sicilia, una potentissima colonia dorica che, alla lunga, estese il proprio dominio su gran parte dell'Isola.

Gela, potente colonia greca di Sicilia (Guidasicilia)

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19 novembre 2020
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