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In estate sarà più difficile raggiungere le isole: mancano i fondi, tagliati i collegamenti con Eolie

11 aprile 2008

Niente aliscafo da Palermo e niente aliscafo da Napoli. Quest'estate, per raggiungere le isole Eolie, bisognerà imbarcarsi a Milazzo con buona pace delle migliaia di turisti che ogni stagione sbarcano all'aeroporto di Palermo o che, dal Nord Italia, sceglievano l'approdo di Napoli per raggiungere più velocemente l'arcipelago eoliano.
Sono certamente un brutto colpo per il turismo i bandi di gara che la Regione siciliana si appresta a pubblicare per il rinnovo dei collegamenti navali con le isole minori. La riduzione dei fondi disponibili, a fronte di un notevole aumento di costi rispetto alle gare bandite nel 2002 e in scadenza il prossimo 31 maggio, hanno costretto il dipartimento Trasporti della Regione a tagliare diversi collegamenti. "Alcuni per scelta, perché non più individuati come servizi essenziali da svolgere con oneri pubblici - spiega Vincenzo Falgares, direttore del dipartimento Trasporti - alcuni per carenza di risorse finanziarie".

Insomma, la Regione siciliana non ha i soldi sufficienti a garantire i collegamenti fin qui assicurati con il precedente bando e così, con i 21 milioni e mezzo di euro a disposizione per le gare che verranno indette in tempi brevissimi, non verranno più "pagati", ad esempio, gli aliscafi che collegavano Palermo e Napoli con le isole Eolie. Servizi gestiti fino ad ora dalla Ustica Lines che ha già preannunciato il licenziamento di 87 persone al quale i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno risposto proclamando lo stato di agitazione. Ancora alle Eolie salterà il raddoppio del collegamento estivo con la nave da Milazzo; anche nei mesi estivi sarà solo una la nave che porterà auto e merci nelle sette isole. Ma a saltare sarà anche il collegamento veloce da Trapani a Pantelleria, già servita dalla nave della Siremar e dai voli da Palermo e Birgi a costi di tratte sociali.

"Purtroppo - spiega ancora Vincenzo Falgares - siamo costretti a fare delle scelte vista la criticità dei dati finanziari. Complessivamente il capitolo di spesa per tutti i collegamenti può contare su 30 milioni di euro, 21 dei quali serviranno per questi bandi. E quindi con queste risorse abbiamo dovuto tagliare collegamenti, come ad esempio quello da Napoli per le Eolie, che in regime di concorrenza di libero mercato può essere sicuramente appetibile per un armatore privato ma che non abbiamo ritenuto prioritario come servizio essenziale per assicurare i collegamenti in continuità territoriale".
La speranza di reperire nuovi fondi per poter recuperare in extremis qualcosa c'è: si punta su una quota di dieci/quindici milioni di euro che la giunta regionale di governo ha promesso di girare dalla ripartizione di fondi statali. Soldi che, tra giugno e luglio, potrebbero servire a recuperare l'aliscafo tra Palermo e le Eolie, quello tra Pantelleria e Trapani, il potenziamento invernale dei collegamenti tra Palermo e Ustica e la nuova gara per il collegamento veloce tra Porto Empedocle-Linosa e Lampedusa andato deserto l'anno scorso e per il quale occorrerà riaggiornare i costi per renderlo appetibile. Ma anche se si riuscirà a recuperare nuovi fondi, appare assai improbabile che i servizi possano entrare in funzione prima del prossimo anno. [Repubblica/Palermo.it]

[Foto di Dom Dada (www.flickr.com)]

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11 aprile 2008
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