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In Sicilia è moria di negozi, ad eccezione di Siracusa, al top in Italia

Secondo un'analisi di Confcommercio la tendenza si inverte nelle città valorizzano i propri centri storici

21 febbraio 2020
In Sicilia è moria di negozi, ad eccezione di Siracusa, al top in Italia

[Articolo di Michele Guccione - La Sicilia ] - Negli ultimi cinque anni Confcommercio nazionale è stata impegnata in programmi di riqualificazione urbana per arginare la moria di piccoli negozi nelle città. Ma i risultati sono sconfortanti: fra tecnologie, eCommerce, crisi economica e ora anche l'epidemia di coronavirus, Mariano Bella, direttore del Centro studi di Confcommercio, registra una paurosa diminuzione di esercizi commerciali.

I dati parlano di -23.454 attività in dieci anni, -2,4%, frutto di 70mila negozi fissi in meno e 14mila ambulanti cessati, a fronte di un incremento di 49.320 bar, alberghi e ristoranti, +16,5%. La crisi colpisce soprattutto nei centri storici. Crescono anche le attività gestite da stranieri.

Centro storico di Siracusa

Ci sono le debite eccezioni dove le città valorizzano i propri centri storici. Siracusa è la campionessa italiana per dinamismo, con un aumento di negozi del 13%.

Male le altre città siciliane. Dal 2008 al 2019 Catania passa da 801 a 670 negozi in centro storico e da 3.689 a 3.119 nel resto della città; ma bar, alberghi e ristoranti crescono da 304 a 451 in centro e da 778 a 1.174 negli altri quartieri.

Centro storico di Palermo

Palermo va meglio in centro (da 1.043 a 1.257) ma perde oltre mille unità nel resto del capoluogo (da 6.018 a 4.983); quasi il 50% è rappresentato da bar, ristoranti e alberghi.

Il commercio a Messina va male su tutti i fronti: in centro si scende da 485 a 370 attività, nel resto della città da 2.380 a 2.120, ee qui l'incremento delle imprese ricettive e di ristorazione è minimo.

Ragusa, in controtendenza rispetto al valore del suo centro storico, va male proprio qui (da 597 a 450), ma cresce nella zona moderna (da 266 a 324) con aumento di bar, ristoranti e alberghi.

Anche Agrigento perde in centro (da 455 a 331 negozi), ma è stabile nella parte moderna. Caltanissetta la peggiore: da 588 a 466 in centro e da 374 a 313 nel resto della città. Enna a due velocità: debacle in centro (da 228 a 178), meglio nella zona nuova (da 93 a 100).

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21 febbraio 2020
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