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In vigore i ritardi invernali di Trenitalia

Debutta il nuovo orario dei treni, ma subito 30 ore di ritardo in Sicilia

16 dicembre 2015

Anche in Sicilia, come nel resto d’Italia, domenica 13 dicembre è scattato l’orario invernale di Trenitalia che introduce alcune novità. A cominciare da una struttura di tipo "cadenzato", ovvero con partenze sempre allo stesso minuto, per conferire al servizio una maggiore regolarità e permettere alla clientela di memorizzare meglio l’orario del proprio treno.
La nuova offerta propone, tra l’altro, l’avvio del collegamento diretto Siracusa-Palermo con una coppia di treni che unirà le due città senza cambi in stazioni intermedie.

La nuova programmazione, concordata con la Regione, consente di ottimizzare i tempi di viaggio tra i capoluoghi e i centri urbani collegati, con particolare attenzione all’integrazione con altri servizi di trasporto urbano ed extraurbano, secondo canoni europei. È quanto realizzato a Catania, che diventa principale snodo per una fitta rete di collegamenti con le altre linee regionali.

Fosse tutto così come descritto, forse, non saremmo qui a parlarne, pensando ad una "normale" prosecuzione di servizi che, il un paese "normale", tende a migliorare. E invece...  Invece siamo qui a parlarne perché, dai dati emersi da un monitoraggio del Comitato pendolari siciliani, nella prima giornata dell'entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari, si sono registrati 54 treni in anticipo, 44 in perfetto orario, 170 in ritardo, 11 soppressi, 370 i treno-chilometri cancellati, 1.804 minuti di ritardo accumulati pari a 30 ore.
Le tratte sotto osservazioni, che ha interessato complessivamente 297 convogli, sono state: Palermo-Messina, Palermo-Agrigento, Trapani-Piraineto, Caltanissetta-Agrigento, Catania-Caltanissetta, Catania-Palermo, Messina-Catania-Siracusa e la Siracusa-Ragusa-Gela-Canicattì-Caltanissetta.

"Ritenevamo che la gestione del servizio ferroviario in mano alla Regione Siciliana - afferma in una nota il Comitato - avrebbe, sicuramente, accorciato le distanze di dialogo e di collaborazione tra gli utenti ed i Comitati dei Pendolari, ma tutto ciò non è avvenuto. Avevamo più volte rappresentato alla Regione, di tenere presente due aspetti importanti: di fare molta attenzione perché Trenitalia avrebbe fatto valere tutto il suo peso di monopolista nella redazione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano; e di stare molto attenti - conclude la nota - a non fare, con il nuovo contratto, il 'Treno della Politica'".

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16 dicembre 2015
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