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L'Assessorato dei Beni culturali finanzia il restauro degli stucchi della Chiesa Madre di Ciminna

Un importante intervento che preserva un gruppo scultoreo seicentesco di grande valenza

14 luglio 2021
L'Assessorato dei Beni culturali finanzia il restauro degli stucchi della Chiesa Madre di Ciminna
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La Tribuna della Chiesa di Santa Maria Maddalena a Ciminna, indiscusso capolavoro di decorazione in stucco in stile tardo manierista riferibile alla bottega del Li Volsi, sarà messa in sicurezza e restaurata grazie ad un finanziamento di circa 70 mila euro dell'Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, fortemente voluto dall'assessore Alberto Samonà.

Tribuna della Chiesa di Santa Maria Maddalena a Ciminna

La necessità di un intervento di salvaguardia è stato accertato dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo che, oltre al rischio per l'incolumità pubblica determinato dal distacco di parti, anche di grosse dimensioni, ha evidenziato l'attività distruttiva dell'umidità e la difficoltà di raggiungere le parti ammalorate riconoscendo l'inderogabilità di effettuare opere a salvaguardia del complesso scultoreo.

Vista della tribuna della Chiesa di Madre di Ciminna durante l'uscita della processione del Santissimo Crocifisso - ph. ciminna.eu
Foto www.ciminna.eu

Attraverso questa mirabile opera, i Li Volsi, famiglia di stuccatori di Tusa (ME), si mostrano come prosecutori dell'eredità dei Ferraro da Giuliana e anticipano la feconda stagione del Barocco che esploderà attraverso la più nota attività attribuita ai Serpotta. Lo stesso Gioacchino Di Marzo aveva individuato nell'impianto scenografico livolsiano, il tema della Chiesa militante e della Chiesa trionfante, con un chiaro riferimento al modello della Tribuna marmorea della Cattedrale di Palermo, realizzata dalla bottega del Gagini nei primi del Cinquecento.

Oggetto d'intervento saranno le situazioni in cui frammenti o parti più consistenti di manufatto risultino pericolanti o addirittura già cadute. La ricognizione puntuale delle zone sulle quali si interverrà consentirà, peraltro, di effettuare un'analisi più dettagliata dell'impianto decorativo, che potrà fornire maggiore conoscenza sui dettagli e sulle tecniche lavorative adottate che preludono alle peripezie serpottiane, espresse attraverso gli "angeli, putti, lavori et frixi" su cui si sofferma l'atto notarile di commissione dell'opera.

Il cantiere, che sarà seguito dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo cui compete anche l'affidamento dei lavori, non intaccherà l'attività ordinaria della Chiesa dove, grazie a un complesso sistema di ponteggi, le funzioni continueranno a svolgersi con regolarità e in sicurezza.

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14 luglio 2021
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