L'"oro verde" di Bronte "sotto scorta". Il pistacchio Dop, che si sta raccogliendo in questi giorni nelle campagne, è sorvegliato speciale
L'oro verde sotto scorta: è il pistacchio Dop di Bronte, che si sta raccogliendo in questi giorni nelle campagne attorno al paese. Troppo alto il rischio furti: due anni fa ne sono stati rubati ben 300 chilogrammi, così stavolta a tenere d'occhio i campi sono le forze dell'ordine. Un vero tesoro, quello che si produce all'ombra del vulcano: ogni alberello regala circa 20 chilogrammi di frutti, per un totale di circa 30 mila quintali, un anno sì e uno no.
Difficile da coltivare, anche perchè si raccoglie a mano, vale 4 volte di più se già sgusciato. «Viene dal nostro paese - spiega Carmela Sanfilippo, vicepresidente del Consorzio di tutela del pistacchio verde di Bronte, che mette insieme 200 aziende locali - l'1% della produzione mondiale, ed alle pendici dell'Etna crescono varietà uniche, come la Napoletana e la Bianca, dai frutti piccoli ma aromatici».
A essere perlustrati palmo a palmo sono i pistacchieti tra Bronte e Adrano, sorvegliati giorno e notte da polizia, carabinieri, guardia di finanza e guardia forestale, coordinati dai carabinieri di Randazzo. Per la prima volta viene usato anche un elicottero, perchè nessuno possa fare il furbo tra i sentieri impervi della zona. Un'azione decisa in Prefettura, a Catania, durante lo scorso Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal nuovo prefetto Francesca Cannizzo e richiesto dal sindaco Pino Firrarello.
«Ogni due anni, nel mese di settembre - spiega il sindaco - gran parte della cittadina si trasferisce in campagna, che all'improvviso si popola di produttori e operai. Tutti rimangono nei rustici a servizio dei pistacchieti anche durante la notte, a guardia del prezioso raccolto. Ovvio che questa situazione implichi problemi di sicurezza». Se il paese è quasi deserto, i campi sono pieni di gente. «Abbiamo visto anche l'elicottero - continua Carmela Sanfilippo, impegnata in prima persona nella raccolta - e ci sentiamo più sicuri, anche se il bilancio si potrà fare solo una volta tornati a casa». Tra i momenti caldi della guardia al pistacchio c'è la fase dell'asciugatura - quando i frutti verdi vengono tolti dal mallo, la corteccia esterna, e messi ad asciugare al sole nelle terrazze - ed il trasporto nei sacchi verso le aziende di trasformazione. La scorta terminerà solo tra un mese, quando il raccolto sarà completato e prenderà il via la golosa sagra. [Fonte: Corriere del Mezzogiorno - Italpress]